Intervista a Maurizio Acerbo di Riccardo Chiari
Maurizio Acerbo, nei tuoi primi interventi da segretario del Prc hai citato le osservazioni fatte da un ospite, molto applaudito, come il costituzionalista Gaetano Azzariti. Come mai?
"Il professor Azzariti ha detto due cose: che, da non iscritto, ha lavorato con noi in più di un’occasione; e che occorre trasformare in un ‘sì’ politico il ‘no’ sociale emerso nel paese, dai referendum sui beni comuni a quello costituzionale. In ogni città si sono attivate migliaia di persone che si sono ritrovate in un cammino comune di alternativa al neoliberismo, e quindi anche al Pd. Allora non vedo perché tutte queste persone non possano condividere un movimento popolare, con i partiti di sinistra ma anche con chi si mobilita in difesa dell’ambiente, dei diritti e delle tutele del lavoro, della democrazia.