Intervista a Yanis Varoufakis di I Diavoli
La sfida principale che l’Europa si trova a dover affrontare in questo momento storico consiste nel «fermare la prossima ondata di fascismo». Ne è sicuro l’ex ministro greco delle Finanze, Yanis Varoufakis, che il 23 marzo sarà a Roma per la prima assemblea di DiEM25, un movimento transnazionale il cui intento è di «trasformare l’Europa in un continente pienamente democratico entro i prossimi dieci anni». Siamo nella tempesta perfetta: «le banche centrali hanno fallito il loro scopo e il deficit Usa è salito a livelli pre-2008». Il leader della primavera ateniese propone la sua ricetta per superare il guado, cita Antonio Gramsci e fa propria l’esigenza di stabilire una nuova egemonia culturale: «invece di parlare di giustizia e uguaglianza, dovremmo parlare di libertà».
Si definisce un marxista erratico e dice di voler salvare il capitalismo da se stesso. Qual è lo stato dell’arte del capitalismo europeo dopo l’estate greca? E quali sono i propositi del suo partito pan-europeo? Caro, vecchio, riformismo o qualcosa di diverso?