
di Raniero La Valle
Papa Francesco aveva già detto, dopo un’ennesima strage di migranti
al largo di Lampedusa: «È una vergogna». Questa vergogna non ha
fatto che ripetersi, per mesi, e c’è anche qualcuno che si rallegra
perché l’Europa adesso mostrerebbe un po’ più di sensibilità, c’è
perfino una nave irlandese che partecipa alle operazioni di
tumulazione nel Mediterraneo di centinaia e centinaia di
profughi, mentre una parte ne salva.
Intanto la Francia sigilla la frontiera di Ventimiglia,
l’Inghilterra stabilisce una linea Maginot all’ingresso
dell’Eurotunnel della Manica, l’Ungheria alza un muro e l’Italia è tutta
contenta perché ha posto fine all’unica cosa buona che era riuscita
a fare, l’operazione «Mare Nostrum», ed è rientrata nei ranghi
dell’Europa perché sia chiaro che la vita negata ai profughi non
è una scelta solo dell’Italia, ma è un sacrificio collettivo che
tutta l’Europa offre a se stessa avendo cessato di essere umana.