La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

sabato 27 gennaio 2018

Die Linke e France Insoumise, il difficile dialogo sul tema dell'Europa









di Lorenzo Carchini
Recentemente a Berlino su invito della sinistra radicale tedesca, Jean-Luc Mélenchon ha parlato di Europa, ma il tentativo di riavvicinamento tra France Insoumise e Die Linke ha rivelato i profondi equivoci tra due movimenti politici che parlano lingue diverse, per diversi motivi.

Grasso non cola più. Leu è il trionfo dei paracadutati





di Checchino Antonini
Traiettoria bruscamente in discesa per la lista Leu di Grasso. Riassunto delle puntate precedenti: i tre capi dei tre partiti (Mdp, Possibile e Si, Speranza-Civati-Fratoianni) avevano svuotato il Brancaccio per dare vita, sulla base di un programma che nemmeno mette in discussione cose come la legge Fornero, alla “cosa” del presidente del Senato, soffiato al Pd e destinato, negli auspici, a essere spacciato come il Corbyn italiano.

La grande mutazione. Grandi processi globali, piccoli eventi locali






di Connessioni precarie
Lo scorso anno sono successe cose la cui importanza è pari solo alla nostra insoddisfazione per non averne saputo sfruttare a pieno le potenzialità. Il femminismo, i movimenti dei migranti e la configurazione logistica dei rapporti di produzione e riproduzione sociale hanno messo in moto una grande mutazione. Il femminismo è stata una novità esplosiva. Le lotte quotidiane delle donne hanno trovato espressione collettiva, di massa e planetaria, dando vita a un processo di politicizzazione senza precedenti che ha imposto lo sciopero come pratica di accumulazione di forza e sovversione sociale a livello transnazionale.

Per un superamento del superamento del Fiscal Compact









di Marcello Spanò
E’ circolato, a fine anno 2017, un appello sottoscritto da diversi economisti, italiani e non solo, favorevole a un superamento del Fiscal Compact, contrario a un suo “rafforzamento istituzionale”, preoccupato per il rischio di implosione dell’Unione Europea che una riconferma del patto fiscale, ormai scaduto, comporterebbe. Tra gli economisti firmatari figurano anche nomi importanti per il loro contributo alla critica della teoria economia mainstream.

Ankara e la seconda guerra siriana, la ‘grande spartizione’







di remocontro.it
La Turchia all’attacco delle milizie curde-siriane dell’Ypg. Raid aerei e il martellamento dell’artiglieria. Ma poi occorrerà l’avanzata a terra, truppe supportate da elicotteri e bombardieri. Insomma, occorre una guerra vera, con i soldati sul campo ad ammazzarsi. La seconda guerra siriana.

venerdì 26 gennaio 2018

Nessun voto parlamentare sul Fiscal Compact: la campagna continua








di Attac Italia
Il 31 dicembre 2017 è passato e, nonostante l’art.16 del Fiscal Compact lo prevedesse, nessun pronunciamento parlamentare è avvenuto per decidere se inserire o meno il suddetto accordo intergovernativo nei trattati europei a pieno titolo, facendolo diventare un caposaldo della dottrina comunitaria.

In campagna elettorale, sgravi per tutti









di Sergio Farris
La campagna elettorale per le elezioni politiche entra nel vivo e, fra i temi principali, viene posto quello fiscale. Così, tutti i maggiori schieramenti politici si prodigano nella concezione di accattivanti formule rivolte alla cattura, il più possibile trasversale, del consenso.

La generazione Corbyn











di Sara Ligutti 
Verso la fine dell’autunno del 2010 […] centinaia di migliaia di studenti scesero in strada in tutto il Regno Unito, uniti nella protesta contro l’intenzione del nuovo governo di coalizione di triplicare le tasse universitarie e stracciare la Educational Maintenance Allowance (EMA), una piccola borsa di studio per gli studenti più poveri. Per molti, quelle proteste furono il primo assaggio di attivismo politico. Alla fine – o, almeno, verso quella che allora sembrava “la fine” – sembrò più che altro una lezione in fallimento politico.

A noi c’ha rovinato la candidatura









di Fausto Anderlini
Provo il più acuto disagio di fronte alle modalità di formazione della lista di LeU, ma anche di fronte alle rimostranze, alle grida di dolore, alle prese di cappello che ovunque si levano. Anch’io ho detto la mia a proposito di Bassolino, ma poi la storia finisce lì. Anche perchè fortuntamente non sono candidato ad alcunchè e nella godevole condizione di essere amico di tutti e al seguito di nessuno. In sintesi la questione è questa: un boccone imperfetto e largamente imperfettibile. Che però non ha alternativa ad essere deglutito.

Le fratture interne al regime iraniano












di redazione Caratteriliberi
L’8 gennaio, a un anno dalla morte dell’ayatollah Ali Akbar Hashemi Rafsanjani, l’attuale presidente Hassan Rouhani ha chiesto la revisione delle indagini sulla sua morte, insinuando che non si trattò di morte naturale.

giovedì 25 gennaio 2018

Profezie












di Massimo D’Antoni
Il testo è tratto dal libro Achieving our country, del filosofo americano Richard Rorty

Ho riletto un brano che considero profetico, visto che risale al 1997. Colpisce la lucidità con la quale si descrivono scenari che sarebbero risultate evidenti solo successivamente (e ancora non sono evidenti a moltissimi intellettuali). Lo ripropongo tradotto da me in italiano in questa fine d’anno 2017. Le informazioni sull’autore e sul testo le trovate in calce. Buona lettura!

Il tormentone fake news ha il primo risultato: la “verità” la decideranno i poliziotti di Minniti








di Dante Barontini
Siamo governati da ignoranti contenti di esserlo. Dunque da gente pericolosa per tutta la popolazione, perché – perversa conseguenza di leggi elettorali che promuovono i “nominati” da qualche segreteria – dispongono delle leve del potere militar-poliziesco. L’unico che gli sia rimasto, dopo la “sussunzione di sovranità economico-finanziaria” da parte dell’Unione Europea.

Non è il tempo per un nuovo piano Marshall...








di Diego Angelo Bertozzida
Diventa ormai sempre più difficile sostenere una tesi molto diffusa, soprattutto in Occidente, secondo la quale con la Belt and Road Initiative (Bri) ci troveremmo di fronte ad una versione cinese del Piano Marshall.

Benvenuti nel neocorporativismo 4.0










di Carmine Tomeo
Confindustria detta la linea che Calenda e Bentivogli (Cisl) traducono in programma politico: un nuovo patto sociale (neocorporativo) per l’industria 4.0. Le formazioni politiche si adeguano, con l’unica, chiara eccezione di Potere al popolo.

mercoledì 24 gennaio 2018

La riforma dell’Eurozona, un duro documento franco-tedesco









di Enzo Umbrella
Nel pieno della campagna elettorale fatta di promesse e di spese irrealizzabili, l’area euro cresce decisamente e la recessione è ormai alle spalle. In Germania, col governo di coalizione, si apre una stagione più aperta alla soluzione dei problemi dell’Unione monetaria e in molti pensano al futuro. A dispetto delle dichiarazioni del leader dei 5Stelle, Luigi di Maio, su una debolezza dell’asse franco – tedesco, il Presidente Emmanuel Macron e la Cancelliera Angela Merkel hanno appoggiato una task force di 14 economisti, prevalentemente di area franco-tedesca, per modificare le regole di governo dell’area euro. Studiosi importanti, che aprono la strada a un accordo fra i due paesi guida.

I curdi dello YPG sotto attacco della Turchia






di redazione caratteriliberi.eu
Dopo aver ottenuto più o meno esplicitamente il permesso dei Russi, degli USA e dell’Iran, il 20 gennaio la Turchia ha lanciato un attacco contro le milizie curde dello YPG nell’enclave siriana di Afrin, avanzando dalla frontiera in più punti (mappa sotto).

Ancora larghe intese? Ecco perchè la socialdemocrazia europea è un “cane morto”









di Vindice Lecis
La socialdemocrazia europea non è una tigre di carta. La socialdemocrazia europea è piuttosto un cane morto che non trae insegnamento alcuno dagli errori compiuti nell’ultimo decennio. Non è un caso che i partiti socialdemocratici e socialisti siano stati abbandonati in massa dai loro elettori e il motivo sembra sfuggire alla comprensione dei loro capi, esangui figure in camicia bianca, in un panorama continentale ormai trasformato.

Università. Lettera aperta al senatore Grasso









di Roberta De Monticelli
Spero che la mia non sia una voce isolata, che non lo sia fra i colleghi docenti di ogni ordine e grado, in particolare quelli universitari, e non lo sia soprattutto fra gli studenti o gli aspiranti studenti universitari. Spero che, soprattutto se sono uomini e donne di buona volontà, se sono progressisti, se hanno addirittura concepito qualche speranza nella formazione politica di cui lei è leader, vogliano levare voci più forti della mia per chiederle di ritirare questa sua proposta di abolire in toto le tasse universitarie.

martedì 23 gennaio 2018

Brancaccio: “Sostenere l'austerity e poi dichiararsi antifascisti? È un’ipocrisia”













intervista a Emiliano Brancaccio di Giacomo Russo Spena
Per l’economista Emiliano Brancaccio chi ha appoggiato le ricette deflazioniste di questi anni non può diffondere appelli al “voto utile” per frenare il populismo xenofobo, dato che proprio quelle politiche hanno spianato la strada all’attuale revival fascistoide: “Il vento di estrema destra è forte ed è destinato a durare: non potrà certo essere arrestato escogitando tattiche elettorali di corto respiro”.

Oxfam: mondo disuguale, Italia iniqua. E le donne le più sfruttate







di Checchino Antonini

Oxfam, nuovo rapporto choc alla vigilia del forum di Davos: le lavoratrici le più misere. Ricchi sempre più ricchi, poveri sempre più poveri

Per una classe dirigente nuova. Organizzarsi contro l’oligarchia












di Paolo Gerbaudo, Tommaso Nencioni
Ha senso, nel 2018, porsi il problema dell’organizzazione politica? Non si tratta di una vera e propria sfida al senso comune? Tutte le indagini demoscopiche – ma forse basterebbe una breve riflessione sul nostro giro di amicizie, anche tra quelli di noi più attenti alla cosa pubblica – ci parlano della caduta verticale della partecipazione politica.

Ma in Niger ci sono gli scafisti o c’è l’uranio?













di redazione senzasoste
Il bello del nostro paese, si sa, è il più creativo e ardito sprezzo del ridicolo. In riferimento alla progettata spedizione in Niger, Il Messaggero ha titolato, in prima pagina, parlando di missione contro gli scafisti. Ora, basterebbe dare un’occhiata, anche pigra, alla cartina geografica per notare come, oltre a non avere alcun sbocco al mare, il Niger dista dalle prime spiagge dell’oceano nell’ordine, minimo, del migliaio di chilometri.

Fermare la guerra della Turchia contro i curdi del Rojava











di cambiailmondo.org
Vergognosa aggressione militare della Turchia contro i curdi del Rojava. Il Gruppo Insegnanti di Geografia Autorganizzati esprime solidarietà al popolo Curdo ed invoca l’immediato intervento Onu.

PeaceLink al Ministro Galletti: se l'aria di Taranto è salubre togliete lo scudo penale all'ILVA







di Redazione Peacelink
Il comunicato stampa di Peacelink in risposta alle dichiarazioni del Ministro dell'Ambiente.
PeaceLink contesta la dichiarazione del Ministro dell'Ambiente sul fatto che la salute a Taranto sarebbe protetta in quanto l'aria "rientra nei parametri di legge".

L’Italia non è il Paese giusto per mettere al mondo dei figli








di Miriam Rossi
L’Italia non è il Paese giusto per mettere al mondo dei figli. Lo dice la statistica che da tempo rileva un saldo negativo delle nascite con un progressivo ma deciso invecchiamento della popolazione; lo dice anche uno sguardo analitico sulle persone che incontriamo in strada o al supermercato con ben pochi passeggini e ben più badanti da accompagno.

lunedì 22 gennaio 2018

"Ramoscello d'ulivo": la nuova offensiva della Turchia contro i curdi in Siria










di globalproject
Dopo giorni di minacce e pressioni sono arrivate le bombe. Nel pomeriggio di ieri l’esercito turco ha dato inizio a un’offensiva militare per colpire l’enclave curda di Afrin, uno dei cantoni della Repubblica di Rojava.

Strumenti per mettere un freno ai contratti a termine*








di Bruno Anastasia
Si continua a discutere di come ridurre i contratti a termine. Ma eventuali nuove norme restrittive non riuscirebbero comunque a eliminarli del tutto. Perché la parte maggioritaria del fenomeno si spiega con posti di lavoro effettivamente temporanei.

Appello per la scuola pubblica










di Teresa D'Errico
E allora che fare? È con i genitori che bisogna prendersela perché non vogliono che i loro rampolli facciano progressi sottostando a severa disciplina. Tanto per cominciare sacrificano tutto, ivi incluse le proprie aspettative, all’ambizione. In secondo luogo, pur di centrare in fretta gli obiettivi, buttano nel Foro ragazzotti immaturi.
(…) Se invece lasciassero allo studio uno sviluppo graduale, permettendo così ai giovani di modellare le proprie menti sui precetti della filosofia, di migliorare lo stile con rigore impietoso e di soffermarsi a lungo sui modelli da imitare (…), allora sì che la grande oratoria ritroverebbe tutto il prestigio della sua maestà. Ma al giorno d’oggi a scuola i ragazzi passano il tempo a giocare. (Petronio, Satyricon, 4)

Come (non) cambia la geografia politica dell'italia










di Paolo Natale
Che Italia sarà quella che emergerà dalla prossime elezioni politiche, dal punto di vista geografico? Sarà un’Italia certamente inedita, che mai nel passato abbiamo siamo stati abituati a vedere, con inediti punti di forza delle diverse formazioni politiche.

Ci servono veramente più gas e infrastrutture per l’import? Una diatriba europea










di Alessandro Codegoni
Il consumo di gas metano in Europa è crollato dopo il picco del 2010. Alcuni governi e analisti ritengono invece necessario spingere su import, produzione domestica e infrastrutture. Altri, all'opposto, spiegano che l'attuale capacità sarà più che in grado di soddisfare i fabbisogni in ogni scenario che si potrà presentare da qui al 2050