«L’utopia oggi non consiste affatto nel preconizzare il benessere attraverso la decrescita e il sovvertimento dell’attuale modo di vita; l’utopia consiste nel credere che la crescita della produzione sociale possa ancora condurre a un miglioramento del benessere, che essa sia materialmente possibile»[1]. Queste parole di André Gorz, scritte nel lontano 1977, oggi suonano ancora più attuali e azzeccate di allora. Per diverso tempo gli scienziati e gli studiosi che hanno evidenziato e discusso attorno ai danni e ai limiti della crescita sono stati bollati assieme di catastrofismo e di mancanza di realismo.