di Gianni Rinaldini
Assistiamo all’ennesima replica annuale della discussione politica sulla legge di stabilità 2017 con il governo, che chiede alla commissione europea maggiori margini di flessibilità sui vincoli monetari concordati per potere completare le riforme strutturali. Le riforme strutturali sono sempre le stesse, quelle dettate, nel 2011 dalla BCE (Banca Centrale Europea). Dopo la cancellazione dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, la generalizzazione della precarietà come condizione di lavoro e di vita, la distruzione del sistema previdenziale, bisogna procedere con la riduzione del cuneo fiscale e la cancellazione e o l’irrilevanza del ruolo del CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro).