La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

venerdì 2 febbraio 2018

Il marxismo e la storiografia della Rivoluzione messicana








di Luis F. Ruiz
Studiosi appartenenti ai più diversi ambiti accademici hanno cercato di dare un senso alla Rivoluzione messicana, ovvero a un movimento iniziato come ribellione pluriclassista alla dittatura di Porfirio Diaz, ma sfociato in una serie di scontri regionali in cui fazioni, con agende contrastanti, combattevano l’una contro l’altra in una lotta per la terra, il potere e l’autonomia. La complessa sequenza di eventi dispiegatasi in Messico, tra il 1910 e il 1920, ha ispirato (e continua ad ispirare) gli storici a proporre differenti interpretazioni del processo rivoluzionario. Questo articolo discuterà come le interpretazioni fornite da diversi storici marxisti hanno modellato la storiografia della Rivoluzione messicana.

5 stelle e LeU: liberisti camuffati







di Paolo Ferrero
Come hanno notato molti commentatori, le promesse elettorali si sprecano da parte di tutti i partiti e poli politici. E’ evidente che in questo festival dei ciarlatani i programmi non possono essere giudicati per cosa promettono. Ha più senso verificare da dove propongono di prendere i soldi, perché questa è la vera cartina al tornasole per una politica che in campagna elettorale promette mari e monti e poi quando governa ti rifila Monti Mario o qualche altro coniglio mannaro.

António Costa: "Rafforzare le politiche di coesione per un’Europa davvero unita nella diversità"








di Redazione L'Argine
Traduzione integrale, curata da Sara Ligutti, del discorso tenuto dal Primo Ministro del Portogallo, António Costa, alla sessione plenaria del Comitato delle Regioni del 31/01/2018.

ll bazooka di Draghi è un narcotico costoso







di Andrea Del Monaco
Weidmann non si fida e vuole 85 miliardi di riserva aurea italiana

Quando la cancelliera Merkel invoca il "multilateralismo", invita il presidente Trump a ricordare le lezioni della storia e il tardivo intervento degli Usa nella Prima guerra mondiale, dovrebbe ricordare un altro precedente storico, il trattato di pace di Versailles del 1919.

Trump attaccherà l’UE e punirà Angela Merkel per aver falsificato i dati del commercio









di Malachia Paperoga
Mentre qualcuno in Italia si autoflagella per il nostro mancato rispetto delle insensate quote-latte, gli USA pensano a introdurre una più sensata quota-automobili contro la politica commerciale aggressiva della Germania. Si profila sempre di più uno scontro tra chi cerca di approfittarsi della domanda estera (Berlino) e chi tale domanda è costretto a sostenerla (Washington). Il rischio per l’Italia è quello di schierarsi dalla parte dei tedeschi, difendendo il loro atteggiamento che in primis penalizza le nostre imprese a discapito di quelle tedesche.

giovedì 1 febbraio 2018

Pensioni: una bomba sociale pronta a esplodere







di Felice Roberto Pizzuti 

INTRODUZIONE: LA “BOMBA SOCIALE”
Oramai da molti anni, nel nostro sistema previdenziale sta maturando una vera e propria “bomba sociale” che va affrontata con urgenza[1]. Le sue origini affondanonella combinazione dei cambiamenti intervenuti nel mercato del lavoro e nel sistema previdenziale a partire dagli anni ’90 e, in particolare, con il passaggio dal metodo retributivo a quello contributivo per il calcolo delle pensioni.

Per non costruire castelli di sabbia







di Carlo Ridolfi 
Smettere di pensare la scuola separata dal territorio per ripartire dall'”educazione diffusa”, considerare le ricadute sui processi educativi dell’universo delle tecnologie dell’informazione, affrontare il problema delle risorse. A proposito di “baby gang”, scuola e azioni straordinarie, dopo l’articolo di Andrea Sola, La funzione salvifica della scuola – che ha raccolto molte attenzioni – pubblichiamo un intervento di Carlo Ridolfi. Per non rinunciare ad aprire una discussione vera.

I fertilizzanti producono smog








di greenreport.it
I terreni coltivati della Central Valley della California sono una grande fonte di inquinamento da ossido di azoto.
Secondo lo studio “ Agriculture is a major source of NOx pollution in California”, «Una fonte precedentemente non riconosciuta di ossido di azoto (NOx) sta contribuendo fino al 40% circa delle emissioni di NOx in California».

Sul lungo periodo. Breve storia di Lukács





di Matteo Marchesini 
A metà della Montagna incantata, Thomas Mann introduce il personaggio di Naphta, un ebreo gesuita che da lì in poi si contende col massone Settembrini il ruolo di pedagogo del protagonista Castorp. Mentre Settembrini descrive con passione la razionalità del progresso umano, Naphta esalta con razionalità implacabile le passioni più oscure e diaboliche. In lui l’anima reazionaria coincide con quella rivoluzionaria: Mann lo definisce appunto “un rivoluzionario della conservazione”, un rivoluzionario “aristocratico”.

Al voto, al voto: il Pd un sultanato ex Dc, i separati in casa di Liberi e Uguali e la sfida di Potere al popolo





di Vindice Lecis
Il Pd di Renzi ha le movenze forlaniane di Pierferdy Casini candidato a Bologna e la smarrita supponenza di Beatrice Lorenzin imposta a Modena. In queste due provincie, dove un tempo il Pci aveva il 45% dei voti, si abbatte punitiva la tempesta perfetta di un democristiano da manuale e di una ministra prodotta dal vivaio berlusconiano e levigata nella minore covata alfaniana.

Stati Uniti d'Europa? Pura demagogia







di Pino Cabras
Fra tutte le fughe in avanti di questa campagna elettorale ce n’è una che mi scandalizza ancor più delle mirabolanti promesse di tipo economico: i fantomatici Stati Uniti d’Europa, evocati dall’ultraliberista Bonino, dal PD e perfino dal sindaco di Cagliari, Zedda. 

La retorica dell'eccellenza è una truffa







di Andrea Zhok
È uno slogan sempre più spesso nella bocca dei politici. Ma nessuna società funziona sulla base di un pugno di "migliori". E anzi fa riferimento a un modello di società fallimentare

mercoledì 31 gennaio 2018

Perché delle cavie umane utilizzate dalle multinazionali farmaceutiche non si scandalizza nessuno?








di Francesco Santoianni 
Una guerra commerciale dietro lo “scandalo” delle “cavie umane” utilizzate per testare la pericolosità dei gas di scarico di alcune auto tedesche? Parrebbe di si considerato che il tutto nasce da una “inchiesta” del New York Times. Come la campagna mediatica scatenatasi nel 2015 quando la statunitense Environmental Protection Agency accusò i diesel tedeschi di emettere ossidi d’azoto oltre i limiti consentiti. E tutto questo mentre passava quasi inosservato il ritiro di ben 800.000 auto da parte della General Motors per un difetto al blocchetto d’accensione, che aveva provocato almeno 13 incidenti mortali.

Europa: il tavolo delle riforme e l’Italia che non c’è






di Luca Picotti 
Il dibattito sulla riforma dell’Eurozona che si sta sviluppando in Francia e Germania non sembra trovare un’adeguata eco in Italia, dove la retorica di una campagna elettorale fatta di slogan e promesse irrealizzabili non lascia spazio ad una discussione seria sul futuro dell’Europa, casa comune nella quale, salvo improbabili sorprese, siamo destinati ad alloggiare ancora a lungo. Emmanuel Macron[1] e Angela Merkel, rilanciando il Trattato dell’Eliseo, si apprestano a rivitalizzare l’asse franco-tedesco in vista di una revisione dell’architettura finanziaria dell’Eurozona, operazione necessaria per permettere alla moneta unica di sopravvivere dinanzi alle sfide globali.

Cinque proposte di senso comune per finanziare la democrazia






di Tommaso Nencioni
E così, tra bivacchi al Nazareno, portacenere volanti a sinistra, marxisti candidati coi fascisti (la sinistra, pare, “non li ha capiti”), capocomici e imprenditori che gli dan giù di bianchetto per mettere in chiaro chi si può candidare a esser candidato, si è consumata la notte della presentazione delle liste elettorali. Una bella premessa per la campagna elettorale che ci attende.

Il capitalismo ti mangia il pasto







di Carlo Benedetti 
Il tempo passato a cucinare è considerato sprecato da chi, specie negli USA, promuove dei sostituti del pasto in polvere. Eppure il cibo è quanto di più sociale e comunitario esista. Forse il tempo del lavoro ha ingoiato anche questa pausa giornaliera.

martedì 30 gennaio 2018

Il contributo della filosofia al pensiero di Franco Basaglia








di Claudia Celentano
"Continueremo ad accettare che lo psichiatra si formi esclusivamente in una facoltà di medicina, nella quale già la storia stessa della medicina è presente in modo molto marginale, ma nella quale la loso a è assente del tutto? Dobbiamo continuare ad accontentarci che qualche psichiatra, animato da buona volontà, legga qualche libro di filosofia? Credete forse che la loso a sia una chiacchierata vaga e generica alla quale basta avvicinarsi con un po’ di curiosità?"
C. Sini, La domanda filosofica, in ‘Franco Basaglia e la filosofia del ‘900’, BE-MA, Milano 2008, p.68.

Il regalo di Renzi ai petrolieri si scopre solo oggi: ha azzerato l’obbligo di intesa con le Regioni







di Luisiana Gaita 
L'obbligo di un accordo forte tra esecutivo ed enti locali preliminare alla realizzazione di progetti energetici era stato inserito nella Legge di Stabilità 2016, che recepiva - rendendoli di fatto inammissibili - sei dei sette quesiti referendari sulle trivelle. Dopo pochi mesi, però, in gran segreto Palazzo Chigi ha modificato una norma del 1990, aggirando e depotenziando quel vincolo. Risultato: lo Stato ha mano libera, così come emerso nella vicenda della raffineria di Taranto, dove confluirà il petrolio del megagiacimento Tempa Rossa, senza l'assenso della Puglia. Coordinamento No Triv: "Traditi milioni di italiani e cancellata una delle principali conquiste dei territori"

Berlusconi e Renzi verso il partito unico







di Peppino Caldarola
Dalle urne potrebbero sorgere due “imperi del male”: uno lungo l’asse Di Maio-Salvini, l’altro fondato sul patto Pd-Fi. La sinistra si è persa. Per questo occorre pensare a un patto di ricostruzione

Migranti. L'estraneo siamo noi











di Cristiana Cimino
“…Occorre una politica che prenda le mosse dallo straniero inteso come fondamento e criterio della comunità, dativo a cui rispondere liberandone il passaggio.” Questo enunciato è sufficientemente emblematico della traccia in cui si colloca il libro di Donatella Di Cesare Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione (Bollati Boringhieri, 2017).

Quarantennale del ‘77: fra silenzi assordanti e possibili nuovi orizzonti di comprensione







di Alberto Pantaloni
Nell’anno del suo quarantennale, appena trascorso, sinceramente ci si aspettava molto più interesse storiografico e culturale sul Movimento del ’77 – e invece, a occhio e croce, abbiamo assistito a una riflessione molto più sottotono (e sottovoce) rispetto a quella che aveva caratterizzato il trentennale dieci anni fa.

L’assenza della politica












di Matteo Fago
La campagna elettorale è iniziata da qualche settimana ma le argomentazioni della politica per cercare consenso sono già oltre ogni limite di credibilità. Sono state fatte promesse mirabolanti che per lo più saranno parole che rimarranno lettera morta perché per la gran parte irrealizzabili. Io credo però che la cosa più drammatica sia che non esiste più una formazione politica che proponga un programma che si basa su principi, su idee sulla base delle quali basare una attività politica.

Ahed Tamimi e il fallimento della soluzione a due stati








di Bernard Guetta, France Inter
È una sorta di cambio generazionale. Il 14 gennaio l’intero apparato dirigente palestinese ha constatato la totale impasse di quello che non possiamo più chiamare processo di pace e ha minacciato di sospendere il riconoscimento di Israele fino a quando lo stato ebraico non riconoscerà uno stato palestinese all’interno delle frontiere del 1967.

De Magistris e le elezioni: «Potere al popolo unica vera novità»




di Francesco Ruggeri
De Magistris e le politiche: eccetto i “napoletani” di Potere al Popolo, il sindaco non vede segnali di innovazione e scorge i limiti del Rosatellum

lunedì 29 gennaio 2018

Le elezioni senza Lula sono una frode







di Raffaella Bolini
Ignacio Lula Da Silva non si potrà ricandidare nelle prossime elezioni presidenziali previste in Brasile ad ottobre.
I tre magistrati del Tribunale federale di Porto Alegre hanno respinto il ricorso di Lula contro la sentenza di primo grado per corruzione passiva e riciclaggio di denaro. E hanno addirittura chiesto una condanna più pesante, dodici anni e un mese. Lula ha ancora la possibilità di ricorrere alla Corte Suprema, mentre i sondaggi elettorali lo danno assolutamente favorito, con il quaranta per cento dei consensi.

Le vittime della Nato in Libia contro l’impunità dei potenti. Intervista a Jan Fermon







di Marinella Correggia
Dalla guerra in Iraq nel 1991 a oggi, nessun tribunale internazionale ha mai processato e giudicato i vincitori delle guerre di aggressione condotte dall’Occidente e dagli alleati del Golfo. E dire che la guerra di aggressione è bandita in modo assoluto dalla carta delle nazioni unite ed è considerata il «crimine internazionale supremo» sin dall’epoca del tribunale di Norimberga (che però giudicò solo i vinti).

La peggiore campagna elettorale di sempre







di Christian Raimo
Nelle discussioni al bar, in famiglia, nelle cene, nella pause pranzo tra colleghi, la domanda Ma tu per chi voti? sta assumendo ogni giorno che procede questa campagna elettorale i toni di un colloquio con un oncologo depresso. Mai in nessuna elezione precedente, e nonostante questa volta si voti dopo tre governi non proprio scelti da una consultazione popolare, il desiderio di votare è così basso, se non inesistente.

Quando la politica mostra il peggio: una pessima legge elettorale usata male dagli addetti ai lavori










di Guido Compagna
Fare le liste non è mai stato un mestiere facile. In fondo si tratta di scegliere tra uomini e tra le loro legittime aspettative, scegliendo tra persone che ti sono compagni e amici. Se poi la legge che regolerà le elezioni è pessima come lo è stato il Porcellum, lo è il Rosatellum, lo sarebbe stato l’Italicum (per fortuna fatto a pezzi dalla Corte costituzionale) le cose si mettono ancora peggio.

70 anni di disinformazione: come la CIA ha finanziato le riviste di opinione in Europa











di Philip Giraldi
Quando un' agenzia di intelligence si occupa di diffondere fake news si parla di "disinformazione“, che è un sottoinsieme di ciò che viene definita azione occulta, fondamentalmente operazioni segrete eseguite in un paese straniero per influenzare l'opinione pubblica o per bloccare un governo o un gruppo considerato ostile.