La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

venerdì 12 gennaio 2018

Il dominio franco-tedesco e la morte della democrazia in Europa












di Giacomo Russo Spena
Un libro di Alessandro Somma che ricostruisce le tappe dell'Ue, dalla nascita della costruzione europea sino all'attuale dibattito sul futuro, evidenziando come stiamo vivendo una fase di post democrazia e di post diritto, dove per post si intende la negazione di tali parole: "Viviamo in una tecnocrazia in cui l'Europa a due velocità è solo un espediente utilizzato dall'asse franco-tedesco per sottomettere i Paesi meridionali".

Diseguaglianze: le ragioni del loro aumento, le politiche che mancano









di Mario Pianta 
L’articolo esamina la natura e lʼentità delle disuguaglianze economiche in Italia, individuando i quattro “motori” che hanno alimentato l’attuale grave aumento delle disparità. Vengono discusse le politiche che potrebbero affrontare tali problemi, con proposte dettagliate per l’intervento pubblico. Tali azioni sono inserite nel contesto dei valori e degli obiettivi generali del paese, da quelli definiti dalla Costituzione italiana agli attuali obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, in cui l’uguaglianza è dichiarata come un obiettivo politico fondamentale. 

In rivolta per il pane









di Michele Zanzucchi 
Grande risonanza mondiale, in particolare nei Paesi arabi, ha suscitato la nuova ondata di proteste scatenatasi tra martedì e mercoledì in Tunisia. La settimana scorsa, il governo tunisino aveva varato un ambizioso bilancio per un rilancio del Paese. Solo che tale progetto sarebbe stato finanziato con misure di austerità e un aumento delle tasse.

Valanga di aumenti di tariffe. Nazionalizzare ciò che è stato svendutod









di Giorgio Cremaschi
Gas, elettricità, autostrade, persino l’acqua che avrebbe dovuto restare pubblica, con l’inizio dell’anno una valanga di aumenti di tariffe di servizi essenziali per la nostra vita si abbatte su salari, pensioni, redditi popolari sempre più miseri, per chi riesce a metterli assieme. È un salasso terribile, che annulla anche quei piccoli aumenti, quelle mance concesse qua e là.

giovedì 11 gennaio 2018

Le origini della siderurgia italiana: Il piano Sinigaglia







di Enrico Cerrini 
Dopo la seconda guerra mondiale l’apparato industriale ridotto ad un cumulo di macerie e l’agricoltura poco meccanizzata non coprivano i fabbisogni della popolazione europea. La sopravvivenza era garantita dalle importazioni di cibo e macchinari dal continente americano, in particolare Stati Uniti e Argentina.

Tutte le bugie sui rifiuti. Ecco dove (e come) vengono gestiti meglio










di Fabrizio Marcucci
Le migliori prestazioni nella raccolta differenziata arrivano da centri e grazie a società che nessuno nomina mai e che mettono l’interesse dei cittadini prima dei profitti.

Breaking news dall’Iran: manifestanti trucidati dalle guardie rivoluzionarie










di Loredana Biffo
Come da copione la farsa del regime clericale sostiene di volere la soluzione democratica mentre nella realtà dei fatti stringe sempre di più la morsa sui dissidenti, è sempre più sconcertante il silenzio assenso dell’Europa in merito alla gravità di quanto sta accadendo (nella foto una dimostrazione dell’efferatezza delle guardie rivoluzionarie) sono iniziate le pratiche consuete di tortura a cui normalmente vengono sottoposti gli arrestati, due manifestanti tra i tanti arrestati, sono stati trucidati nelle famigerate carceri di Evin e Arak da inquirenti e torturatori. Il regime ammette che il numero degli arrestati ammonta a 3.700 e che molti di essi sono sotto tortura.

Il salario massimo e il carnevale dell’oligarchia










di Michele Orini
Dopo solo tre giorni di lavoro, tra un Gin & Tonic ed una partita di golf, all’imbrunire di Giovedì 4 Gennaio gli amministratori delegati delle più importante aziende inglesi si erano già intascati quanto un lavoratore medio in un anno. In Inghilterra lo chiamano Fat-cat Thursday, il giovedì dei ricconi. Per capirci, stiamo parlando di gente che percepisce più di mille euro all’ora.

Rebus Catalogna: dopo la vittoria delle destre, urge exit strategy per Podemos e Colau










di Steven Forti e Giacomo Russo Spena
Se l'indipendentismo è risultato maggioritario col 47,5% dei voti – vincendo ma non convincendo, fermo ai 2milioni di consensi del 2015 – la vera vincitrice del voto catalano è stata la destra nazionalista spagnola. La sinistra di Catalunya en Comú-Podem ha perso nei quartieri popolari proprio a scapito di Ciudadanos. Ora serve una nuova strategia per uscire dalla polarizzazione dello scontro e da un’impasse che rischia di cronicizzarsi. 

mercoledì 10 gennaio 2018

Le accelerazioni fatali del progresso











di Carlo Formenti
L’accelerazione è un tratto caratterizzante della civiltà tardocapitalista ed è, anche, una delle cause principali, se non la principale, della sua natura distruttiva.

“Buona Scuola”, il re è nudo. Appello per la Scuola Pubblica








di Anna Angelucci
Il 2018 si apre con un importante appello della scuola pubblica, per la scuola pubblica: https://sites.google.com/site/appelloperlascuolapubblica/

La scomparsa di Marcus Raskin










di Mario Pianta
Marcus Raskin, uno dei maggiori personaggi della sinistra americana, è scomparso alla vigilia di Natale a 83 anni. È stato per cinquant’anni un protagonista della politica e dei movimenti degli Stati Uniti

Quando il lavoro lo crea lo Stato








di Cédric Durand, Dany Lang
In base al principio dello Stato come Datore di Lavoro di Ultima Istanza, lo Stato – o le autorità locali – dovrebbero offrire un’occupazione a tutti coloro che sono disposti ad accettarlo a un salario pubblico di base.

Occupazione, il trucco c’è e si vede










di Alfonso Gianni
Guardo i Tg e sento che di disoccupazione più non ce ne è. Come mai…? Così si potrebbe parafrasare, capovolgendone anche il senso, una celebre hit del neo ottantenne (a proposito: auguri!) Celentano, giusto di cinquant’anni fa, dopo avere assistito per l’intera giornata di ieri rimbalzare di rete in rete le nuove mirabolanti notizie sull’occupazione nel nostro paese.

martedì 9 gennaio 2018

Catalogna, Donbass, Palestina: la questione nazionale interroga i comunisti







di Rete Dei Comunisti
L’esplosione della vicenda catalana ha dimostrato quanto, nell’Unione Europea del XXI secolo, la questione nazionale sia ancora vigente e prioritaria, smentendo quei profeti che, superficialmente, preconizzavano il tramonto degli stati nazionali in epoca di “globalizzazione”.

Se il padrone ti paga in azioni ti ruba salario e diritti











di Federico Giusti
Con la nuova legge di stabilità si favorisce la trasformazione del salario di secondo livello in acquisto di azioni societarie

Potere al popolo: «Ecco il nostro capo politico»









di Giulio AF Buratti
La legge elettorale impone la designazione di un capo politico e Potere al popolo, la lista della sinistra alternativa scaturita da due assemblee nazionali che Popoff ha seguito, annuncia la sua scelta: Viola Carofalo, 37 anni, che si presenterà alla stampa il 17 gennaio, a Roma.

Il comune ostaggio del capitale. Recensione a “Economia politica del comune” di Andrea Fumagalli













di Federico Chicchi
Potrebbe sembrare forse azzardato, ma credo sia possibile sostenere che non esiste un solo e unico modo per descrivere il capitalismo. Non intendo in generale, altrimenti sarebbe ovvio, ma anche quando condividiamo, per linee generali, una prospettiva che voglia dirsi autenticamente marxiana. In altre parole, anche se partissimo da uno stesso paradigma molti sarebbero gli elementi teorici che possono, a tal fine, essere selezionati a scapito di altri.

L’uso fake dei diritti umani. La Cina si disciplina contro le interferenze Usa










di Fabio Massimo Parenti
Il 13 dicembre Human Right Watch, organizzazione con base a New York e sedi in mezzo mondo, ha rilasciato un rapporto sulla violazione dei diritti umani nella regione autonoma uigura del Xinjiang, Cina.

La questione delle armi









di Susanna Cressati
In un illuminante articolo uscito sul Manifesto, Mauro Meggiolaro e Simone Siliani, di Fondazione Finanza Etica, raccontano in che modo, attreverso la pratica dell’”azionariato critico”, si possa oggi condurre nel concreto una battaglia sempre necessaria, quella contro gli armamenti e per la pace.

Liberi e Uguali: l’università è un diritto, via le tasse









di Lanfranco De Franco
All’assemblea nazionale di Liberi e Uguali Pietro Grasso ha proposto l’abolizione delle tasse universitarie. “Costa 1,6 miliardi, un decimo dei 16 miliardi che il nostro paese spreca, ad esempio, per mancati introiti, sgravi fiscali e sussidi indiretti a attività dannose per l’ambiente, secondo i dati ufficiali del ministero dell’ambiente“, ha detto il Presidente del Senato.

Addio carbone: il crollo in UK continua, verso lo stop al 2025








di Redazione QualEnergia.it
Mentre Londra conferma il piano per chiudere tutte le centrali a carbone entro il 2025, i dati sul mix elettrico britannico mostrano il crollo che la fonte ha subito i soli cinque anni. Nel 2017 il carbone è stato battuto per 263 giorni dal solo eolico e per 180 dal solo FV.

Tra Gramsci e Sraffa, il sodalizio fra due comunisti indisciplinati

















di Sergio Cesaratto 
La figura di Piero Sraffa è perlopiù sconosciuta al grande pubblico italiano, persino a quello più colto; appena più fortunata è la figura di Antonio Gramsci. Eppure si tratta di due degli studiosi sociali più straordinari – i più straordinari – che il nostro Paese può vantare nel ventesimo secolo. Il volume di Giancarlo De Vivo (Nella bufera del Novecento – Antonio Gramsci e Piero Sraffa tra lotta politica e teoria critica, Castelvecchi, 2017) apre una serie di squarci sull’interazione intellettuale, politica e umana che si stabilì fra i due nei frangenti drammatici del novecento, come recita l’azzeccato titolo.

lunedì 8 gennaio 2018

Chi mangia nel mondo le fette più grandi


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di Guglielmo Ragozzino
Cento economisti, tra cui Thomas Piketty, hanno elaborato un rapporto sulle disuguaglianze: quanto sono forti, in quali paesi e gruppi di paesi. Medio Oriente, India e Brasile in vetta. L’Europa è ancora l’area meno diseguale, ma anche qui il trend è verso l’aumento

Verso un socialismo del XXI secolo. Intervista a Li Andersson (Alleanza di Sinistra finlandese)


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di Sara Ligutti
Traduzione dell’intervista di Ronan Burtenshaw a Li Andersson, leader del partito finlandese Alleanza di Sinistra, pubblicato su Jacobin Magazine con il titolo “Where Next for Finland’s Welfare State?” (21 dicembre 2017).

CDP e Tesoro taglieggiano i comuni


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di Marco Bersani
Uno dei vincoli introdotti dal Trattato di Maastricht riguarda il divieto per i Paesi membri di ricorrere all’assistenza finanziaria dell’Unione, di altri Paesi membri o delle Banche centrali, obbligando gli Stati a rivolgersi ai mercati per il proprio fabbisogno di finanziamento.

Gramsci, da ciò che perdura: per riprenderci la storia e la lotta per cambiare lo stato di cose presente













di Mario Quattrucci
Il Secolo Breve moriva. Nel 1991, precisamente. Quando l'alternativa storica cedeva e anzi ignominiosamente crollava. Dopo la caduta del Muro il dissolvimento dell'URSS. E lì, e in tutto l'Est, la restaurazione feroce del più selvaggio capitalismo finanziario.

Fiscal compact, la pillola va giù


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di Carlo Clericetti
Raggiunto l’accordo: non sarà inserito nei trattati europei, ma emanato con una direttiva. L’ennesima prova che questa Europa non è riformabile e che si usa ogni scappatoia per restringere di spazi di democrazia

domenica 7 gennaio 2018

Costruire autonomia - Le rotte ribelli dell'America Latina










di Christian Peverieri
L’America Latina è sempre stata un suggestivo laboratorio per i movimenti di tutto il mondo. In questa fase, dove il nostro sguardo volge all’area mediterranea, il continente “desaparecido” ci appare lontano, non solo geograficamente, ma anche rispetto alle tematiche di lotta affrontate e soprattutto alle risposte date dai movimenti all’aggressione capitalista in atto.

La Costituzione nelle fabbriche*. Appunti su contratto sociale fordista e compromesso costituente












di Bruno Settis
Il «compromesso costituente» tra cultura liberale, cattolica e socialista-comunista e il «compromesso fordista-keynesiano» tra capitale e lavoro sono due sintesi o formule correnti: vengono spesso incastrate, talvolta sovrapposte o quasi, per via della loro convergenza sulla centralità del lavoro, posto dal primo a fondazione della costituenda repubblica, dall'altro al centro del circolo virtuoso di produzione di massa e consumo di massa.

Una vita colonizzata oltre lo schermo








di Benedetto Vecchi
Smartphone, «realtà aumentata», blockchain, intelligenza artificiale, Internet delle cose, stampanti 3d. Sono questi i manufatti e i campi disciplinari delle tecnologie radicali che segnano il presente e il prossimo futuro. Lo sostiene il sociologo urbano Adam Greenfield, che da anni sta costruendo un arazzo sulle trasformazioni sociali e urbane delle grandi metropoli nel Nord del mondo.

Ecologia sociale











di Brian Tokar 
Dagli anni ’60 la teoria e la prassi dell’ecologia sociale hanno contribuito a guidare sforzi di articolare una prospettiva ecologica, radicale, antisistema con l’obiettivo di trasformare il rapporto della società con la parte non umana della natura.

L'Economia e l'Europa secondo Sergio Cesaratto








di Alba Vastano
Intervista all’economista Sergio Cesaratto sui macrotemi dell’economia europea e su come e perché uscire dalla morsa del capitalismo europeo.