La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

sabato 8 aprile 2017

Dagli Usa: sciopero internazionale delle donne il Primo maggio

di National Committee of the International Women’s Strike
Il Primo Maggio 2017 sarà una giornata di lotta contro l’amministrazione Trump. Una giornata in cui come lavoratrici di tutto il paese, salariate e non, sciopereremo, marceremo, manifesteremo, faremo azioni di boicottaggio e faremo sentire le nostre voci contro il sessismo, il razzismo, la xenofobia e l’omofobia di questa amministrazione. Trump ha apertamente dichiarato guerra agli immigrati, dalla costruzione di un muro tra gli Stati Uniti e il Messico ai bandi contro i Musulmani. Noi lottiamo per lo smantellamento di tutti i confini e tutti i muri. Questa è la ragione per cui lo Sciopero Internazionale delle Donne sciopererà insieme a tutti coloro che organizzano il Primo Maggio.
In quanto femministe antirazziste del 99%, molte delle quali siamo noi stesse immigrate, ci opponiamo ai raid dell’ICE (Immigration and Customs Enforcement - Agenzia per l’immigrazione e le dogane), che negli ultimi tempi hanno terrorizzato e diviso le nostre famiglie. In quanto donne cis e trans siamo state in prima linea nell’organizzazione contro tali raid, nella difesa delle nostre famiglie. Siamo minacciate dalla prospettiva di perdere i nostri figli, non solo a causa dell’ICE ma anche per colpa delle nuove barbare regole che propongono di toglierci i nostri figli e di separare le nostre famiglie alla frontiera. Dobbiamo anche confrontarci con un sistema di welfare per l’infanzia sessista e razzista che trae profitto dal rubarci i nostri bambini e dal metterli in affidamento o renderli disponibili per l’adozione da parte di stranieri benestanti, dove essi troppo spesso affrontano abusi e traumi.
La violenza dell’ICE contro gli immigrati è parte della sistematica violenza della polizia contro Neri, Latinx e Nativi Americani, e la massiccia incarcerazione di persone di colore. Questa violenza, questo sessismo e questo razzismo sistematici opprimono e umiliano le donne di colore, incluse le donne Native e immigrate, ogni giorno della nostra vita. A coloro che vogliono circoscrivere il femminismo, diciamo che il femminismo non può essere circoscritto solo alle rivendicazioni sui diritti riproduttivi e una formale uguaglianza di genere. Il femminismo è una lotta contro la povertà, il razzismo e i raid contro gli immigrati. Le donne che sono parte dell’1% o che aspirano a esserne parte fanno affidamento sul resto di noi, e in particolare sulle donne immigrate e di colore, per lo svolgimento dell’attività di cura con una retribuzione bassa o senza alcuna retribuzione. Per questo sciopereremo il Primo Maggio.
A coloro che non danno importanza al lavoro che le donne e le persone non-binarie svolgono nell’economia formale e informale, a partire dalle madri, diciamo che nutrire, vestire, ospitare ed educare intere comunità, fornire più assistenza sanitaria non retribuita che tutte le istituzioni sanitarie messe insieme, pulire e curare la manutenzione delle case di tutti è un lavoro vero ed è fondamentale per la società, nonostante sia non riconosciuto e invisibile. Anche il lavoro degli immigrati, e in particolare delle donne immigrate, è nascosto e non rispettato. Per questo sciopereremo il Primo Maggio.
A coloro che dicono che gli immigrati non hanno diritto di essere qui, diciamo che siamo fuggiti da paesi bombardati, occupati e impoveriti dal complesso industriale militare degli Stati Uniti e i governi brutali che hanno imposto o sostenuto. Le guerre degli USA rubano terra e risorse, sfruttano, stuprano, imprigionano e torturano persone – dall’Afghanistan e l’Iraq all’Egitto e la Siria, dalla Palestina e il Sudan del Sud a Haiti e Honduras. Il Primo Maggio scioperiamo per rivendicare la ricchezza che noi immigranti abbiamo aiutato a produrre e per stabilire il nostro diritto di essere qui.
L’8 marzo ci ha insegnato il potere dell’azione unitaria. Abbiamo marciato, scioperato, fatto azioni di boicottaggio e manifestato. Faremo lo stesso il Primo Maggio. 
Lo faremo perché una ferita a una di noi è una ferita a tutte.
Lo faremo perché, come l’8 marzo, così il Primo Maggio, la solidarietà è la nostra arma.

*Il Comitato nazionale dello Sciopero Internazionale delle Donne (National Committee of the International Women’s Strike) è una rete di femministe radicali degli Stati Uniti che hanno promosso l’appello per lo sciopero delle donne dell’8 marzo negli USA.

Articolo pubblicato su Viewpoint magazine
Traduzione di Aurora Donato
Fonte: communianet.org

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