La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

sabato 18 marzo 2017

Rifondare l’Europa sui suoi valori contro austerità, razzismo e populismi

di Argiris Panagopoulos
La Grecia difende l’Europa dei suoi popoli e immagina la sua rifondazione basata sui valori fondativi: la democrazia, i diritti, la solidarietà e la coesione sociale, contro “le politiche neoliberiste estreme che portano al ridimensionamento dell’acquis sociale europeo”, che alimentano “la crescita delle diseguaglianze, il razzismo, la xenofobia e i populismi”, e minacciano “persino l’esistenza dell’Unione europea”, come ha sottolineato il presidente del parlamento greco Nikos Boutsis a Montecitorio, di fronte ai presidenti dei parlamenti dell’Unione, al presidente del Parlamento europeo Armando Tajani, all’ex presidente della Commissione europea Romano Prodi e all’ex presidente della repubblica Giorgio Napolitano in un dibattito per il 60esimo anniversario della firma del Trattato fondativo dell’Europa unita.
Nikos Boutsis, già Ministro degli Interni nel primo governo Tsipras, non ha usato mezzi termini nel denunciare le politiche di austerità o ancora peggio i “memorandum neoliberisti” imposti alla Grecia “da 7 anni consecutivi” che hanno portato ad “una profonda crisi economica e sociale, ad una prolungata recessione e ad una esplosione della disoccupazione soprattutto giovanile”.
Il presidente del parlamento greco ha evidenziato anche “l’imposizione di alcune parti di politiche anti-europee al di fuori delle regole e degli accordi vigenti a causa dell'enorme problema dei grandi flussi dei profughi”, rivendicando per la Grecia il grande sforzo per assistere i profughi, che secondo Boutsis “è riconosciuto da tutti”, rivendicando il ruolo del suo paese che opera “come un importante faro di stabilità a tutti gli effetti nei confini che l'Europa ha con le più destabilizzate aree del Medio Oriente e del Nord Africa”.
Boutsis non è venuto a Roma per fermarsi ad una denuncia delle nefaste politiche di austerità e la mancanza di solidarietà sulla questione degli profughi, ma per costruire ponti e alleanze visto che le tesi del governo greco “vengono ormai condivise dalle più ampie forze politiche nel dibattito pubblico e nella contrapposizione politica in tutta Europa”. In sostanza quello che sostiene il presidente del parlamento greco è l’importanza di “raggiungere altre concezioni pratiche e positive che portino ad uno sbocco positivo, ma anche alla rifondazione della sua stessa architettura e alla visione stessa dell’Unione europea”.
Il presidente della parlamento greco ha sostenuto nel suo intervento alla Camera, il bisogno di una rifondazione dell’Europa sui suoi lavori fondativi, sottolineando di fonte ai suoi colleghi presidenti dei parlamenti europei, che in questa Europa crescono le diseguaglianze e si trova in una impasse causata “dalla politiche neoliberiste estreme che portano al ridimensionamento dell’acquis sociale europeo”.
Per Nikos Boutsis, serve una nuova architettura europea per colmare “la mancanza della legittimità democratica” dalla quale “approfittano le forze di estrema destra, quelle del ripiegamento e del trinceramento nazionale, si approfittano quelle forze che negano i valori costitutivi dell’Unione europea: l’uguaglianza, la solidarietà, la convergenza reale, la pace, e si coltivano invece le idee della xenofobia, del razzismo, le nuove divisioni e i muri tra i popoli, tra confessioni religiose e ideologie”.
Inolte Boutsis si è incontrato con L'Altra Europa con Tsipras, Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana e ha avuto un commosso incontro con Celeste Ingrao espirmendo tra l'altro il suo deisderio per organizzare ad Atene un dibattito sul ruolo di Pietro Ingrao, il quale secondo lui ha influenzato molto la formazione politica di tantissimi dirigenti ed attivisti di SYRIZA specialemente venuti, come lo stesso Boutsis, dalle idee del eurocomunismo e del comunismo democratico.

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