La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

mercoledì 16 novembre 2016

Referendum e secessione. L’appello al popolo per l’indipendenza in Scozia e in Catalogna

di Ilenia Ruggiu 
Il presente contributo, offre una sintetica ricostruzione della teoria e della pratica della secessione nel costituzionalismo proponendone un’evoluzione trifasica – da istituto politico eversivo, a diritto rimediale, a norma giuridica compatibile con la democrazia – per poi ripercorrere alcune recenti pratiche secessioniste occorse in Stati democratici: i referendum scozzese e catalano per l’indipendenza.
Negoziato e condiviso con lo Stato il primo, fortemente avversato dal centro il secondo; procedimentalizzato in tutti i dettagli da leggi statali e regionali il primo, svoltosi tra incertezze procedurali e scontri rimessi al Tribunale costituzionale il secondo, i due appelli al popolo, anche per l’impatto che hanno avuto in altre regioni europee, hanno riportato all’attenzione l’ormai classico dibattito sulla secessione riaprendo le seguenti questioni: la secessione è un diritto dei popoli la cui nazione non coincide con la cittadinanza? E’ possibile parlare di una secessione democratica e a che condizioni? Come identificare chi decide sulla secessione? E’ democratica una secessione unilaterale?
Dopo aver descritto i fatti (e gli antefatti), le differenze e analogie tra i referendum scozzese e catalano e il loro impatto in Italia, il lavoro si conclude enucleando le condizioni affinché una “secessione” possa essere “democratica”.


Fonte: costituzionalismo.it 

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