La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

domenica 10 aprile 2016

Scandalo legalizzato: Snowden e i Panama Papers

di Glenn Greenwald 
Dall’inizio degli articoli basati sull’archivio di documenti rivelato da Edward Snowden i difensori del governo hanno insistito nell’affermare che non era stato rivelato alcun comportamento illegale. Ciò è sempre stato falso: molteplici tribunali hanno ora scoperto il programma di spionaggio di metadati nazionali in violazione della Costituzione e delle leggi relative e hanno pronunciato sentenze simili per altri programmi di sorveglianza di massa; numerosi articoli sulla NSA e sul GCHQ hanno documentato la messa nel mirino di persone e gruppi a fini palesemente politici o legalmente non consentiti e i documenti fatti trapelare hanno rivelato che il (tuttora) massimo dirigente della sicurezza nazionale del presidente Obama, James Clapper, ha vistosamente mentito quando ha testimoniato davanti al Congresso sulle attività della NSA, un reato penale.
Ma l’illegalità non è mai stata il nodo dello scandalo innescato da tali rivelazioni sulla NSA. Ciò che, invece, è stato più impressionante è ciò che è stato reso legale: la costruzione segreta del più vasto sistema dispionaggio indiscriminato della storia umana. Quello che è stato scandaloso non è stato il fatto che la maggior parte di questo spionaggio era contrario alla legge, bensì piuttosto che la legge – almeno così come applicata e interpretata dal Dipartimento della Giustizia e da “tribunali” segreti unilaterali FISA – ormai permetteva al governo statunitense e ai suoi partner di dedicarsi alla sorveglianza di massa di intere popolazioni, compresa la propria. Come ha detto Jameel Jaffer, dell’ACLU, dopo la pubblicazione da parte del Washington Post di documenti che mostravano analisti della NSA impegnati in spionaggio illegale: “L’aspetto dell’’inosservanza della legge’ è importante, ma non vi viene posto rimedio. Lo scandalo più grave è ciò che è legale, non ciò che non lo è”.
Dozzine di giornali di tutto il mondo hanno scritto di quelli che chiamano i Panama Papers: una gigantesca rivelazione di documenti di uno studio legale panamense specializzato nel creare scatole cinesi all’estero. I documenti rivelano la canalizzazione di miliardi di dollari a paradisi fiscali all’estero da parte di dirigenti d’impresa e governativi di numerosi paesi (gli USA sono risultati stranamente assentidagli articoli iniziali anche se i giornalisti promettono che ciò cambierà presto).
Alcuni di questi documenti rivelano indubbiamente attività criminali: si tratta o di fondi ottenuti illecitamente (e celati per tale motivo) o di patrimoni nascosti al fine di evadere illecitamente debiti fiscali. Ma il punto cruciale di questa attività – sistemare patrimoni all’estero al fine di evitare di incorrere in responsabilità fiscali – è stato legalizzato. Questo è dovuto al fatto che le democrazie occidentali, assieme ad altre palesi tirannie, sono normalmente controllate dai più ricchi delle società e le leggi sono poste in atto per servire i loro interessi. Matt Yglesias, di Vox, ha pubblicato questa mattina un’ottima spiegazione di vari aspetti di questa rivelazione e chiarisce il punto.
"Persino mentre le nazioni più ricche e più potenti del mondo si sono impegnate in sforzi sempre più complessi e intensi di cooperazione internazionale al fine di ungere le ruote del commercio globale, esse hanno volutamente scelto di consentire ai membri più ricchi della società occidentale di schermare i loro patrimoni finanziari dalla tassazione (e in molti casi da liquidazioni di divorzi o di fallimenti) approfittando di scatole cinesi societarie e di paradisi fiscali.
Se Panama o le Isole Cayman stessero operando per compromettere l’integrità del sistema globale dei brevetti farmaceutici gli Stati Uniti imporrebbero loro uno stop. Ma l’élite politica di potenti nazioni occidentali non ha agito per impedire a nazioni caraibiche relativamente deboli di compromettere l’integrità del sistema fiscale globale, in larga misura perché le élite economiche occidentali non vogliono che ciò sia fatto …
… Ma anche se vari piani criminali di riciclaggio sono l’utilizzo più appetibile delle scatole cinesi, l’evasione fiscale quotidiana è quella che realmente produce profitti. Come mi ha raccontato anni fa un gestore di conti in paradisi fiscali: “La gente pensa che il segreto bancario riguardi soprattutto terroristi e trafficanti di droga, ma la verità è che ci sono molti ricchi che non vogliono pagare le tasse.” E il sistema persiste perché c’è un mucchio di politici in occidente che non vogliono fargliele pagare …
… Registrare il vostro fondo speculativo in un paese privo di imposte sugli utili d’impresa anche se tutti i dipendenti e gli investitori del vostro fondo vivono negli Stati Uniti è perfettamente legale. Lo stesso è, nella maggior parte dei casi, creare una società scudo panamense per la proprietà e la gestione della maggior parte delle fortune della vostra famiglia.
L’elusione fiscale è una caratteristica inevitabile di qualsiasi sistema fiscale, ma il motivo per cui questa forma di elusione cresce sempre più senza confini è che politici potenti di paesi potenti hanno scelto di far sì che si verifichi. Mentre l’economia globale è divenuta sempre più profondamente integrata, paesi potenti hanno creato un “andazzo” economico cui paesi stranieri e imprese multinazionali devono attenersi al fine di conquistare l’accesso a mercati lucrosi."
Provare che un determinato comportamento è “legale” non prova che sia etico o giusto. E’ per questo che sistemi politici corrotti, per definizione, proteggono e rendono spesso legali i comportamenti più ingiusti. Un giornalismo vitale non solo denuncia le violazioni della legge. Esso evidenzia anche come sistemi politici e legali corrotti possono essere cooptati dai più potenti al fine di legittimare legalmente comportamenti orrendi e distruttivi che servono i loro interessi, solitamente con scarsa o nulla consapevolezza del pubblico di ciò che è fatto.
In tali casi, come ha detto Jaffer: “Lo scandalo più grave è ciò che è legale, non ciò che non lo è”. La rivelazione chiave non è l’illegalità dello specifico comportamento in questione, bensì piuttosto la luce gettata su come funzionano, e a vantaggio di chi, i nostri sistemi politici. Ciò è stato vero nel caso delle rivelazioni di Snowden e lo è anche nel caso dei Panama Papers.

Da ZNetitaly – Lo spirito della resistenza è vivo
Originale: The Intercept
Traduzione di Giuseppe Volpe
Traduzione © 2016 ZNET Italy – Licenza Creative Commons CC BY-NC-SA 3.0

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