La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

venerdì 26 agosto 2016

Una Colombia in pace: firmato l'accordo

Il Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea (PRC-SE) saluta positivamente la firma dell’“Accordo Finale per la Fine del Conflitto e la costruzione di una pace stabile e duratura” avvenuta ieri a La Habana, Cuba, tra la guerriglia delle FARC-EP ed il governo della Colombia. Il PRC-SE riconosce il ruolo di Cuba e della Norvegia come Paesi garanti, così come del Venezuela e Cile come Paesi accompagnanti. Si tratta di un passo storico verso la fine di un sanguinoso conflitto di più di 50 anni, causato dalle profonde diseguaglianze ed ingiustizie sociali.
L’importante Accordo, che deve essere ratificato da un plebiscito che si terrà in ottobre, avrà come principale beneficiario il popolo colombiano. Un Accordo che dovrà includere la partecipazione della società e dai suoi settori organizzati per avere un effetto positivo ed immediato.
Tra i punti dell’Accordo Finale vi sono i diritti fondamentali di tutti i gruppi sociali vulnerabili, la proprietà della terra e la sua concentrazione, alcune misure contro l’esclusione dei contadini e delle comunità rurali con proposte di sviluppo e benessere territoriale.
Vi sono inoltre 6 punti vitali come la Riforma Rurale Integrale, la Partecipazione politica con una apertura democratica, il Cessate il fuoco e la fine delle ostilità bilaterali e definitive, la consegna delle armi, il reinserimento della guerriglia nella vita civile, zone di concentramento delle forze guerrigliere, garanzie di sicurezza per i guerriglieri che si smobilitano, una proposta di soluzione del Problema delle Droghe illecite, un accordo integrale dedicato alle vittime, e la Commissione di Verifica per la sua implementazione.
Molte sono le sfide che si aprono con questa firma, a partire dalla necessità di smantellare il para-militarismo e le sue complicità nell’apparato dello Stato, che faranno di tutto per sabotare la pace.
Il PRC-SE auspica che anche con l’altra formazione guerrigliera, l’ ELN, si possa arrivare ad un accordo che aiuti alla costruzione della pace con giustizia sociale.

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