La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

lunedì 13 giugno 2016

Apartheid, diritti umani e il BDS

di Robert Fantina
Ora che Israele ha dichiarato che il movimento Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) è una minaccia esistenziale insieme a tutte le innumerevoli altre cose che si presume rappresentino tale minaccia a quella nazione segregazionista, i funzionari del governo degli Stati Uniti che non sono secondi a nessuno nella loro obbedienza a Israele, hanno cominciato ad agire. Alcuni stati hanno realmente approvato delle leggi che mettono al bando il BDS. Dato che New York non era tra questi, il suo governatore sionista, Andrew Cuomo, ha emesso un ordine esecutivo, impedendo a quello stato di fare qualsiasi affare con le aziende che appoggiano il movimento.
Ora, non dobbiamo essere incolpati se questo ci riporta alla mente l’era di McCarthy durante la quale le persone di tutte le estrazioni sociali venivano accusate di essere comunisti infiltrati, determinati a fare niente altro se non distruggere gli Stati Uniti d’America. Si sono compilavano liste, si votava contro le persone per escluderle, carriere e vite venivano rovinate da un senatore statunitense che vedeva la ‘minaccia’ comunista sotto ogni letto. Mister Cuomo ci assicura che saranno compilate liste di aziende che si pensa sostengano il BDS; tali liste verranno rese pubbliche e gli accusati avranno 90 giorni durante i quali dovranno convincere il governatore che non sono contrari all’apartheid. Si presume che siano colpevoli del reato difendere i diritti umani e devono in qualche modo dimostrare che non lo fanno.
Possiamo immaginare gli impiegati governativi che esaminano archivi pieni di notizie, cercando informazioni sui sindacati, sulle aziende o le chiese che hanno votato per disinvestire dalle società di proprietà israeliana. Dai siti web delle società si ricaveranno i nomi degli amministratori delegati della compagnia, e poi sarà ispezionata Facebook per vedere se questi amministratori hanno appoggiato il BDS. Se fosse così, che la peste li colga! Le protezioni costituzionali della libertà di espressione non si applicano a coloro che appoggiano i diritti dei palestinesi. Il governatore di New York lo ha detto proprio così.
Con la destra reazionaria pronta a nominare Donald Trump, tra tutti gli altri, il vecchio assioma che la politica crea strani compagni di letto, si dimostra vero ancora una volta. Mister Trump ha fatto quello che sa fare meglio alla convention del Comitato Israelo Americano per gli affari pubblici (AIPAC) tenutasi a Washington, D.C., nel marzo di quest’anno, quando ha dato spettacolo di sé davanti a quel gruppo di persone empie.
Ha dimostrato fin troppa gentilezza i e attenzione vero i migliori dei presenti, ma, dal momento che è, dopo tutto, Il Donald, in qualche modo ha fatto meglio degli altri.
Ma eccolo qui, adesso, nel letto israeliano, con Hillary Clinton, Mister Cuomo e la maggior parte dei rappresentanti statunitensi, la maggior parte comprata e pagata dall’AIPAC.
Ora, questi illustri e degni personaggi, dichiareranno che il movimento BDS è anti-semita. Dopo tutto, dicono, torcendosi angosciati le mani, perché le persone del BDS non dicono niente sulle violazioni dei diritti umani in altre nazioni? Perché prendono di mira soltanto il povero piccolo Israele?
Esaminiamo un’analogia, che forse può aiutare a chiarire le cose per queste anime confuse. Questo scrittore (io) dona del denaro all’Associazione Cardiologica. Non fa donazioni alla Società Americana per il cancro, ai Malati di Alzheimer, alle Vittime delle Mine, e non perché non consideri queste delle cause meritevoli; certamente loda il lavoro prezioso che salva delle vite che queste associazioni fanno. Tuttavia, i suoi mezzi sono limitati e non può fare donazioni a qualsiasi meritevole organizzazione benefica che esiste sul pianeta. Ne ha quindi scelta delle due tra tutte le altre, e invece di fare piccole donazioni a cinquanta organizzazioni, ne fa una più sostanziosa a quelle.
Forse Mister Cuomo pensa che a questo scrittore (se il buon governatore fosse consapevole della sua esistenza), non importi nulla dei malati di cancro. Forse pensa che questo scrittore non si commuova per le difficoltà che la gente soffre. Quando essi o un loro caro hanno il morbo di Alzheimer. Forse pensa che questo scrittore possa guardare casualmente e insensibilmente coloro che hanno perduto degli arti a causa delle mine. Analogamente, potrebbe pensare che questo scrittore sia anti-semita, a causa del suo devoto appoggio a tutto ciò che è palestinese, compreso il movimento BDS.
In tutti i casi il governatore avrebbe torto se avesse tali convinzioni.
E, tuttavia, questo scrittore, avrebbe torto a pensare che il governatore, con l’occhio alla Casa Bianca, non si preoccupi per nulla delle sofferenze dei palestinesi e guarda invece le tasche profonde della lobby israeliana? Non lo pensa; qualsiasi persona ragionevole, guardando con onestà la brutale oppressione dei palestinesi, non tenterebbe così rapidamente di impedire qualsiasi tentativo di aiutarli.
I media e quegli alti funzionari di governo tenuti in grande considerazione (per motivi che sfuggono completamene a questo scrittore) sono rapidi a condannare qualsiasi forma di resistenza violenta da parte dei palestinesi, ma non si fa casso alla costante, estrema violenza alla quale vengono assoggettati dagli israeliani. E ora, quando sta crescendo un mezzo pacifico per opporsi all’occupazione immorale e illegale, cercano di dichiararlo fuori legge. Ci si chiede perché non dicano semplicemente, per esempio, come ha fatto il Senatore del Texas e una volta aspirante candidato Repubblicano alla presidenza, che la Palestina semplicemente non esiste? Gli annunci come quelli pronunciati dal governatore di New York sono altrettanto stupidi, e non reggeranno in nessuna aula di tribunale, ma i loro padroni israeliani non sarebbero più contenti di fantasie ulteriori? Parlano già del brutale, sanguinario esercito di Israele come il più morale del mondo; proclamano con la faccia seria che un paese con leggi separate per israeliani ebrei e israeliani non ebrei è l’unica democrazia in Medio Oriente. Aggiungete a quella fantasticheria che qualsiasi critica di Israele è una minaccia esistenziale a quel paese, e che l’unica cosa che manca è la convinzione che Israele, come in tutte le belle favole, vivrà per sempre felice e contento.
Il movimento anti-apartheid in Sudafrica cominciò nel 1959 e durò per 35 anni. Il Sudafrica ha leggi separate per la popolazione in minoranza bianca in cui tutti gli altri sono cittadini di seconda classe. Anche il quotidiano ebraico Haaretz nel 2009 ha proclamato che l’apartheid israeliana è peggiore di quella del Sudafrica. Ma non facciamo caso a nessuna queste cose; gli Stati Uniti stanno tentando di mettere fuori legge il BDS approvando la legge scritta da Israele.
Riuscirà questa mossa? Questa reazione contro il BDS rappresenterà la sua fine?
Non dobbiamo essere troppo frettolosi in proposito. Primo, è altamente improbabile che qualcuna di queste leggi maccartiste draconiane non sarà sostenibile in aula. Secondo, il BDS è un movimento internazionale, e gli Stati Uniti restano una delle poche nazioni che stanno ancora completamente dalla parte di Israele e contro la Palestina. Gli Stati Uniti non faranno altro che isolare se stessi e Israele nella comunità internazionale con il loro solitario appoggio all’apartheid. E, per ultima cosa, questo non il 1959, un anno in cui iniziò un boicottaggio che alla fine ebbe successo, e senza l’aiuto di Facebook, Twitter, Instagram, delle mail, dei messaggini sui cellulari, e di tutte le meraviglie che Internet ha introdotto.
La marea della giustizia da molto tempo si è spostata in direzione della Palestina. Gli Stati Uniti che hanno appoggiato il governo segregazionista del Sudafrica fino alla sua amara conclusione, saaranno ancora una volta da soli quando la Palestina si libererà dalle catene dell’oppressione israeliana. Quel giorno verrà, e le boriose dichiarazioni dei politici statunitensi, e anche i loro ordini esecutivi non impediranno che questo accada.

Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo
Originale: Counterpunch
Traduzione di Maria Chiara Starace
Traduzione © 2016 ZNET Italy – Licenza Creative Comm

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