La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

venerdì 19 agosto 2016

Bolla immobiliare e problema casa alla follia: 7 milioni di immobili vuoti

di Contropiano 
Il "pazzo" del titolo è naturalmente un sistema, non una persona. Però basta anche un solo lancio d'agenzia (Ansa, in questo caso) a quantificare concretamente questa follia. Leggiamo insieme: "Sono oltre 7 milioni le case vuote in Italia, più di un'abitazione su cinque non ha inquilini, pari al 22,5% del totale, con una concentrazione maggiore nelle regioni del Sud come Calabria, Molise, Abruzzo e Sicilia per effetto dell'emigrazione, ma anche in Valle d'Aosta e Liguria, dove abbondano le case di villeggiatura. Lo rivela un'analisi elaborata da 'Solo Affitti', secondo gli ultimi dati disponibili.
La Valle d'Aosta è la regione dove ci sono più abitazioni sfitte (50% per 58.731 immobili), ma in vetta alla classifica nazionale si piazzano molte realtà del Sud come la Calabria (con il 38,7% e 481.741 case), il Molise (36,9% e 73.524 case), Abruzzo (con il 32,7% e 250.038), la Sicilia (al quinto posto, con il 32,2% e 923.360). La proposta di 'Solo Affitti', franchising immobiliare specializzato nella locazione, è quella di incentivare il mercato locativo valorizzando gli immobili vuoti, in totale 7.038.000 unità."
Una cosa risulta immediatamente agli occhi: c'è una sovrapproduzione incredibile di appartamenti (villette, ville, ecc). Se il gioco del mercato fosse veramente quello della "domanda/offerta" il prezzo degli immobili, sia in compravendita che in affitto, sarebbe infinitamente più basso dell'attuale. Naturalmente si possono sottrarre al totale un numero non enorme di "immobili di prstigio" – vuoi per la zona, vuoi per i materili impiegati – ma è chiaro che il numero degli immobili di tipo "medio-popolare" è straordinariamente superiore a qualsiasi bisogno sociale registrabile in questo paese.
SI potrà obiettare che molte delle regioni che registrano la maggiore eccedenza di immobili vuoti sono anche le regioni a più forte emigrazione causa crisi (Calabria, Molise, Sicilia, Abruzzo). Ma anche questa notazione fa risaltare la follia di un sistema privatistico che, ben lontano dall'assicurare "l'allocazione ottimale delle risorse e degli investimenti", produce contemporaneamente distese di cemento inutilizzabile (per mancanza di popolazione) e una forte domanda di edilizia a basso costo non compatibile con le pretese di valorizzazione astratta.
Ci potete girare intorno quanto volete, signori de "il privato è meglio", ma il risultato della vostra dominanza è questa follia. Irriformabile…

Fonte: Contropiano 

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