La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

giovedì 2 marzo 2017

Megamacchine del neurocapitalismo. Genesi delle piattaforme globali

di Giorgio Griziotti
Lewis Mumford introduce nel 1967 il concetto di megamacchina1 come complesso sociale e tecnologico che modellizza le grandi organizzazioni e progetti dove gli umani diventano pezzi intercambiabili o servo-unità e lo applica risalendo addirittura alla costruzione delle Piramidi in Egitto.  Mentre Mumford considera che le megamacchine più rappresentative dell’era industriale sono i grandi complessi militari-tecnocratici che gestiscono il potere nucleare noi prendiamo come ipotesi che le grandi Piattaforme del Capitalismo (PdC) siano le megamacchine del Neurocapitalismo. 
Possiamo schematicamente ridurre a due le componenti tecniche/funzionali delle piattaforme. La funzione di server centralizzato che nel caso delle PdC è controllato dal proprietario e le interfacce umano-macchina(H2M) e macchina-macchina2 (M2M) che permettono le interazioni fra il centro ed il mondo esterno. 
Non bisogna intendere la funzione server come una macchina fisica ma come un insieme di sistemi complessi di software e hardware capaci di gestire i big data e che includono fra l’altro server farm, data center3 e funzioni di cloud. Non a caso Amazon, oltre ad essere la prima piattaforma di commercio online, è anche il leader mondiale dei servizi di cloud computing.

Continua a leggere in Pdf: Megaplatforms FINAL V2.3

Fonte: euronomade.info 

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.