La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

venerdì 9 settembre 2016

L'oscena campagna mediatica contro la Raggi ha un obiettivo preciso...

di Francesco Erspamer
Il referendum è tutt'altro che deciso. Perché il fronte del no potrebbe improvvisamente perdere dei pezzi. Infatti ne fanno parte molti piddini (alcuni dichiarati, altri che vorrebbero non esserlo ma siccome tutti gli altri sono fascisti non hanno scelta, in coscienza) che in questo momento tendono al no solo perché temono che poi le elezioni le potrebbe vincere il M5S e dunque governare con la maggioranza assoluta che Renzi aveva pensato per sé stesso. Ma se venissero rassicurati su questo punto, tornerebbero istantaneamente all'ovile. 
Da qui l'oscena campagna mediatica contro Virginia Raggi: Roma c'entra poco (se non per la grande mangiatoia delle Olimpiadi); il vero obiettivo è il referendum. Far calare nei sondaggi il M5S di un 4-5% e dunque riproporre il Pd come il sicuro vincitore delle successive elezioni politiche e dunque come il beneficiario della legge truffa e dello stravolgimento della Costituzione. Che allora diventerebbe accettabile.
Bisogna capirli, i piddini: hanno un'idea totalitaria della democrazia, fondata sull'assoluta convinzione che nessun altro sia democratico se non loro e che dunque l'unico modo per mantenere la democrazia in Italia sia andare al potere e restarci, loro, a qualunque costo. L'idea che la democrazia comporti alternanze, rischi, cambiamenti anche continui e in direzioni non gradite, li terrorizza: piuttosto, meglio restare aggrappati a chi sta sfasciando lo statuto dei lavoratori, privatizzando scuola e sanità, svendendo l'economia italiana alle multinazionali. Ma almeno si sa chi è.

Fonte: lantidiplomatico.it 

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