La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

giovedì 20 ottobre 2016

Riprendiamoci il Referendum: Acqua Pubblica!

di Vittorio Lovera
Dopo 5 anni di lotte per ottenere l’integrale attivazione dell’esito referendario, oggi abbiamo a disposizione una fondamentale occasione per centrare l’obiettivo. Ovviamente nessun merito alle istituzioni, da sempre schierate in blocco per stravolgere ed inficiare la volontà popolare espressa con estrema chiarezza da ben 27 milioni di cittadini italiani: acqua pubblica, fuori dal mercato, nessuna remunerazione del capitale investito in tariffa.
L’ importante chance di riaccendere i riflettori sulle lotte per ottenere l’integrale applicazione dell’esito referendario del Giugno 2011 passa attraverso un servizio di 10 minuti e 36 secondi in una trasmissione televisiva con un’ altissima percentuale di ascolto, LE IENE.
Che una trasmissione di intrattenimento/denuncia, di una rete privata, sia “chiamata” a svolgere il ruolo di demistificare la falsa narrativa del Governo, è davvero paradossale e sintomo dello sfascio di questo Paese.
Le interviste di Nadia Toffa a Paolo Carsetti della Segreteria del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e al costituzionalista Alberto Lucarelli, hanno ridato visibilità alle ragioni di uno dei più clamorosi scippi di democrazia mai avvenuti in questa tormentata nazione mentre la giovane (ed impreparata) Ministra Madia, ha dimostrato come il “nuovo” può essere ancora più “tossico e pericoloso” del “vecchio” che volevano rottamare.
Ma come può un Paese civile far trascorrere 5 anni per applicare la volontà di 27 milioni di cittadini? Come può un Paese civile avere un Governo (forse nuovo, ma non eletto) che predispone una serie di testi di Legge per inficiare completamente la volontà popolare espressa attraverso uno degli strumenti previsti dalla Costituzione? Come può quello stesso Governo pensare ad una riforma costituzionale che equipara la costituzione allo statuto di una Srl ?
Sfruttiamo l’occasione, mentre il Fanfarone di Rignano è negli Usa per creare un’altra cortina di fumo sul voto del 4 Dicembre, per rendergli la pariglia: dimostriamo che Le Iene battono l’endorsemt di Obama 4-0 !!!
Facciamo circolare, lanciamo una campagna senza tregua sulla pagina Facebook delle Iene: #acquapubblica.
Utilizziamo fino in fondo i continui autogoal di Boschi e Madia.
Stralciamo integralmente il Servizio Idrico dal Decreto Madia.
Pretendiamo che nel disegno di Legge di iniziativa parlamentare venga reintrodotto integralmente l’articolo che dice, senza mezzi giri di parole “La gestione e l’erogazione del Servizio Idrico possono essere erogati esclusivamente da Enti di Diritto Pubblico”
Diamo una memorabile lezione alla Casta 3.0, riprendiamoci quello che da ben 5 anni ci stanno sottraendo. Perché si scrive Acqua ma si legge Democrazia.

Fonte: Attac 

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