La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

venerdì 19 febbraio 2016

Ue contro la democrazia: lettera aperta dal Regno Unito

La miserabile farsa della “rinegoziazione” di David Cameron riguardo l’adesione del Regno Unito alla UE è servita solo a sottolineare il carattere regressivo e antidemocratico di quell’istituzione (si veda questo articolo del 16 febbraio). Sappiamo grazie alla durissima austerità imposta al popolo greco che l’Unione non solo è antidemocratica in sé stessa, ma anche anti-democratica nel senso profondo che le sue istituzioni non consentono la realizzazione della volontà democraticamente espressa dalla maggioranza delle persone, se essa si oppone al suo progetto liberista.
L’Unione Europea è irreversibilmente determinata ad attuare privatizzazioni, tagli al welfare, bassi salari ed erosione dei diritti sindacali.
Ecco perché le forze dominanti del capitalismo britannico e la maggior parte delle élite politiche sono a favore della permanenza in UE. L’UE è irrevocabilmente favorevole alla stipula del trattato TTIP e di altri nuovi accordi commerciali, che rappresentano il più grande trasferimento di potere al capitale che si sia visto in questa generazione.
Sostenere che la libera circolazione dei lavoratori all’interno dell’UE è un ostacolo alla xenofobia è una falsità. Senza i diritti dei lavoratori e un’alternativa all’austerità, i migranti saranno preda di forze ostili xenofobe con o senza l’accordo di Schengen. E, cosa ancor più grave, la “Fortezza Europa” assicura che coloro che sono fuori dal cartello di nazioni UE, saranno soggetti a turpi discriminazioni, se sono fortunati, o ad annegare nel Mediterraneo, se non lo sono.
Noi sosteniamo una visione positiva di una futura Europa basata sulla democrazia, sulla giustizia sociale e sulla sostenibilità ecologica, non sugli interessi di profitto di una piccola élite. Per queste ragioni siamo impegnati a chiedervi di votare per abbandonare l’Unione Europea nel prossimo referendum sulla permanenza del Regno Unito.

Mick Cash Segretario generale del sindacato dei lavoratori nel campo dei trasporti ferroviari e marittimi
Ian Hodgson Presidente del sindacato dei panettieri e di lavoratori nel settore alimentare
Tariq Ali Scrittore e giornalista
John Hilary Direttore esecutivo di “War on Want”
Prof Mary Davis Vincitrice della medaglia d’oro femminile TUC
Aaron Bastani Co-fondatore di “Novara Media”
Robert Griffiths Segretario generale del partito comunista
Lindsey German Scrittore e attivista pacifista
Joginder Bains Segretario generale nazionale, associazione dei lavoratori indiani in Gran Bretagna
Alex Gordon Ex presidente del sindacato nazionale dei lavoratori nel campo dei trasporti ferroviari e marittimi
Liz Payne Capo del Partito comunista
John Rees Fondatore di “Counterfire”
John Foster Segretario internazionale del partito Comunista
Dave Randall Musicista e scrittore
Graham Stevenson Ex presidente della federazione europea dei lavoratori dei trasporti
Bill Greenshields Ex presidente del sindacato nazionale degli insegnanti
Doug Nicholls Capo dei “Sindacalisti conto l’UE”
Fawzi Ibrahim Ex tesoriere e membro esecutivo nazionale del sindacato dei professori di Università e college
Robert Wilkinson Ex responsabile nazionale del sindacato nazionale degli insegnanti
Hank Roberts Ex presidente nazionale dell’associazione di insegnanti e professori
John Stevenson GMB
Reuban Bard Rosenberg Musicista
Manuel Bueno Del Carpio Unison, Sandwell general branch
Dyal Bagri Presidente Nazionale dell’associazione dei lavoratori indiani in Gran Bretagna
Harsev Bains Segretario dell’associazione dei comunisti indiani di Gran Bretagna
Ben Chacko Editore del “Morning Star”
Jim McDaid Esponente del partito socialista dei lavoratori scozzese e capo di Irvine & North Ayrshire TUC
Vince Mills Labour Leave

Lettera aperta pubblicata su The Guardian 
Fonte: vocidallestero.it

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