La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

giovedì 4 maggio 2017

Milano non è Barcellona, rastrellamenti targati PD per fare concorrenza a Salvini

Il rastrellamento di immigrati a Milano intorno alla stazione centrale – dichiara Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea – non ha nulla a che fare con la sicurezza e tantissimo con la campagna elettorale. Il dispiegamento spettacolare di uomini e mezzi serve al PD per fare concorrenza a Salvini che accorre sul posto per non farsi rubare la parte del cattivo da Minniti. E’ gravissimo avallare l’idea che i migranti costretti in una situazione di irregolarità ricorrente dalla legge Bossi-Fini e normative europee siano dei delinquenti da cui le città vanno “ripulite”.
Emerge per l’ennesima volta la contraddizione tra la retorica antirazzista del PD e i comportamenti concreti: si promuove a Milano per il prossimo 20 maggio una manifestazione “insieme senza muri” e poi si agisce in stile Germania anni ’30.
Difficile credere che l’amministrazione Sala non sia stata precedentemente informata di questa operazione visto che nei comitati per l’ordine e la sicurezza ci sono Comune, Questore e Prefetto.
Purtroppo dobbiamo constatare che Milano non è Barcellona, Sala non è Ada Colau e Minniti è un pericolo per la democrazia come Salvini.
Vale davvero la pena di scendere in piazza non per processioni ipocrite ma per rivendicare l’abolizione dei decreti Orlando-Minniti e contro il razzismo istituzionale di governo e tanta parte delle opposizioni parlamentari.

Fonte: rifondazione.it 

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