
di Serge Halimi
Lo scambio di complimenti fu inaspettato. Lo scorso dicembre, il presidente della Russia Vladimir Putin indicò una preferenza per Donald Trump, uno dei principali candidati nelle primarie presidenziali del Partito Repubblicano americano, chiamandolo “realmente brillante e talentuoso” e il leader assoluto nella corsa alla presidenza.” Trump, lungi dal rifiutare questo omaggio, rispose a sua volta, anche se poteva danneggiarlo in un partito i cui membri neoconservatori non sanno decidere se detestano di più la Russia o l’Iran. Ha detto che Putin “governava il suo paese, e almeno è un leader, al contrario di quello che abbiamo nel nostro paese.” Trump ha promesso che se fosse eletto presidente “andrebbe d’accordo con lui.” Il fatto che questi due uomini forti si piacciano a vicenda, è accresciuto dal disprezzo che condividono per il Presidente Barack Obama. “A Putin non piace affatto Obama, ” ha aggiunto Trump. “Non rispetta affatto Obama.”
Gli interessi degli stati in generale hanno la precedenza su qualsiasi affinità tra i loro capi. Ma, data l’economia che è fuori fase, il prezzo del petrolio che crolla, e gli attacchi che colpiscono molte città, non sorprende che i valori di ordine e di autorità e gli uomini forti, cinici e brutali debbano dominare la scena politica. Campioni di una rinascita patriottica e morale, pieni di una romantica visione del passato del loro paese, alzano le loro voci, flettono i muscoli e schierano le loro truppe.
L’annessione della Crimea da parte della Russia ha consolidato il potere di Putin, proprio come il primo ministro dell’Ungheria, Viktor Orban ha beneficiato in campo politico della sua decisione di recintare il suo confine con la Serbia e la Croazia, e il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan rafforzato dalla sua violenta repressione dei Curdi. Analogamente, quando Trump ha raccomandato che gli Stati Uniti dovrebbero riportare l’uso della tortura, e quando il suo rivale repubblicano Ted Cruz chiede che gli Stati Uniti sostituiscano gli attacchi mirati contro l’ISIS con bombardamenti a tappeto di aree che controlla l’ISIS (e delle loro popolazioni civili), entrambi guadagnano popolarità tra i loro seguaci. Il disprezzo di Trump e Cruz per gli intellettuali e la “correttezza politica”, sono un argomento supplementare a loro favore. Forse i leader francesi hanno notato questo fenomeno dato che entusiasticamente cospargono i loro discorsi con “ferma reazione” e “bisogno di autorità”, aumentano i poteri della polizia a detrimento della legge, e accolgono così tranquillamente la notizia che il regime saudita ha decapitato molti oppositori politici.
La visione del moderno capitalismo di pace e prosperità è evaporata prima della debacle finanziaria del 2008. Ora la sua cultura, lo spirito e gli untuosi capi ingannevolmente gentili, stanno per diventare obsoleti. La globalizzazione è stata salutata come un processo fluido, razionale, pacifico, connesso. La sua fine ha aperto la strada a uomini arrabbiati e ai signori della guerra.
Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo
Originale: Le Monde Diplomatique
Traduzione di Maria Chiara Starace
Traduzione © 2016 ZNET Italy – Licenza Creative Commons CC BY NC-SA 3.0
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