La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

venerdì 11 novembre 2016

Il 4 dicembre e oltre

di Giuseppe Civati
Cara concittadina, caro concittadino, è la vigilia di un momento importante: siamo, infatti, chiamati a votare sulla nostra Costituzione, la legge fondamentale per la democrazia della nostra Repubblica, quella in cui tutti si devono poter riconoscere, quella che ci definisce come comunità. E la Repubblica Italiana, per noi di Possibile, è un meraviglioso chiodo fisso: per questo con spirito repubblicano e costituente abbiamo affrontato la campagna referendaria con serietà, responsabilità, senza eccessi verbali e senza tatticismi. 
Stiamo facendo tutto il Possibile perché l’esito dica “Decisamente NO”, con le duecento iniziative in tutto il Paese del nostro Tour RiCostituente e l’informazione completa sul sito iovoto.no.
Qualunque sia l’esito del referendum del 4 dicembre questo nostro viaggio RiCostituente attraverso l’Italia non terminerà.
Anzi: è solo un inizio.
Di fronte a cinque anni in cui abbiamo visto un susseguirsi di governi che avrebbero dovuto essere di scopo (ma il cui unico scopo pare quello di trascinarsi in attesa di giorni migliori) c’è bisogno di lavorare per preparare giorni migliori, c’è bisogno di un nuovo inizio.
Come è un inizio aver presentato proposte di modifica di una legge di bilancio che non affronta come dovrebbe le grandi questioni e le dolorose disuguaglianze del nostro Paese.
Abbiamo proposto di utilizzare l’8 per mille inoptato e rendicontato, per dare 500 milioni ai fondi per la povertà, che ora sono azzerati, ma a questo governo non interessa. Come non gli interessa far pagare le tasse alle strutture che si fingono religiose anche se si tratta di alberghi.
Abbiamo proposto che finalmente in questo Paese chi ha di meno riceva un po’ di più, hanno risposto con gli 80 euroche per un terzo vanno a famiglie che stanno già bene.
Abbiamo proposto di rivedere le norme sulla successione per le grandi ricchezze, come negli altri Paesi, per finanziare la scuola, dalla carta igienica e dai pennarelli fino alla qualità dell’insegnamento. Ci hanno risposto con la Buona Scuola e facendo sconti agli evasori.
Abbiamo chiesto che si investisse per il diritto allo studio di chi è più svantaggiato, ci hanno risposto dando 500 euro a tutti i diciottenni, anche a quelli con una famiglia molto benestante, anche a quelli che giocano in Serie A.
Abbiamo proposto che chi guadagna molto paghi le tasse sulla casa, ci hanno risposto abolendo l’IMU per tutti, anche per i parlamentari, anche per i Marchionne.
Abbiamo proposto di legalizzare la cannabis che vale quasi metà della finanziaria, come stanno facendo negli Stati Uniti, ora avremo qualche punto di Pil in più, 100.000 lavoratori puliti (al posto di 100.000 spacciatori) e i soldi per la Sanità che non ci sono più. Ci hanno risposto tagliando ulteriormente la Sanità e facendo regali alle lobby del farmaco.
Abbiamo proposto di abbassare l’IVA sugli assorbenti femminili (per far risparmiare soldi alle donne italiane), ci hanno risposto con una proposta di riforma del Senato che vale la metà dei soldi di cui si parla (80 milioni di euro).
L’Italia ha bisogno di risposte diverse, ed è per dare queste risposte che il nostro tour non si ferma.
Vogliamo un Paese dove non ci sia più il cottimo, dove le persone non guadagnino – a prescindere dal lavoro che fanno – solo due euro all’ora, dove non ci siano voucher e bonus ma politiche serie e rigorose. Vogliamo che donne e uomini siano pagati nello stesso modo, a parità di mansione, come prevede la nostra Costituzione.
Queste sono le nostre battaglie, che stiamo diffondendo nel Paese.
Nelle prossime settimane lanceremo in tutta Italia assemblee civiche per discutere delle nostre proposte. Vuoi partecipare? Rispondi a questa lettera, scrivi a: info@possibile.com
Resta in contatto con possibile e con le sue attività: www.possibile.com

Fonte: Possibile 

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