di Paolo Andreozzi
Per i diritti umani, per i diritti civili e per qualche altro diritto che dirò, il mainstream ci sollecita, la Rete si mobilita e perfino qualche piazza reale si riempie di persone. Perché i diritti umani, quelli civili e qualcun altro stanno a cuore ai VIP – che sono anche meritevoli per questo, talvolta; lo dico senza ironia.
Un VIP può essere un nero, e quindi sarà alla testa di un movimento anti-razzista (diritti umani); un VIP può essere di religione diversa dalla maggioranza della gente del posto in cui vive, e quindi aderirà a un movimento per la tolleranza inter-confessionale (diritti umani); un VIP può essere omosessuale, e quindi sarà alla testa di un movimento anti-omofobo (diritti civili); un VIP può essere donna, e quindi sarà alla testa di un movimento anti-femminicida (diritti umani) o di un movimento per le pari opportunità (diritti politici); un VIP può avere una compartecipazione editoriale, e quindi sarà alla testa di un movimento contro il conflitto d'interessi (diritti politici, diritti di legalità).
A un VIP può esser morto un congiunto per incidente, e quindi sarà alla testa di un movimento per omicidio stradale (diritti settoriali); un VIP può voler porre fine ai propri giorni senza accanimento terapeutico, e quindi aderirà a un movimento per l'eutanasia (diritti umani, diritti civili); un VIP può avere una villetta su in valle o in costiera, e quindi aderirà a un movimento no-TAV o anti-ecomostri (diritti ambientali); un VIP può avere un lotto tutto suo all'Olgiata o Olgettina che gli costa un occhio di vigilanza, e quindi sarà alla testa di un movimento securitario (diritti di polizia); un VIP può avere interessi tali che la violazione dell'equilibrio dei poteri li mette in discussione, e quindi aderirà a un movimento per il rispetto formale della Costituzione (diritti di legittimità), oppure tali che troppa criminalità organizzata glieli intralcia, e quindi aderirà a un movimento antimafia (diritti di legalità); un VIP può avere delle azioni Gazprom o Alibaba, e quindi aderirà a un movimento contro il fascismo del governo ucraino o dell’opposizione uigura (diritti geopolitici); un VIP può doversi riciclare sul mercato interno, e quindi aderirà a un movimento sovranista anti-Euro (diritti nazionali); un VIP può esser nato in un Paese che ora per un rovescio della Storia è sotto le bombe di qualche altro Stato, e quindi aderirà a un movimento contro lo Stato aggressore (diritti regionali) oppure a un movimento pacifista (diritti globali); un VIP può aver maturato uno spiccato anti-specismo, e quindi sarà alla testa di un movimento animalista (diritti globali, diritti naturali); un VIP può essersi sinceramente nauseato della decerebrazione indotta nei suoi simili, e quindi si metterà alla testa di un movimento per la rinascita di cultura e spirito critico (diritti intellettuali); un VIP può essere depresso o annoiato, e quindi aderirà a un movimento per la diffusione di metodi alternativi di ricerca della felicità, esotismi compresi (diritti esistenziali); un VIP può avere necessità dell’estrema, apparente, democratizzazione della Rete, e quindi aderirà a un movimento contro ogni limitazione del web (diritti di espressione); eccetera eccetera eccetera.
A un VIP può esser morto un congiunto per incidente, e quindi sarà alla testa di un movimento per omicidio stradale (diritti settoriali); un VIP può voler porre fine ai propri giorni senza accanimento terapeutico, e quindi aderirà a un movimento per l'eutanasia (diritti umani, diritti civili); un VIP può avere una villetta su in valle o in costiera, e quindi aderirà a un movimento no-TAV o anti-ecomostri (diritti ambientali); un VIP può avere un lotto tutto suo all'Olgiata o Olgettina che gli costa un occhio di vigilanza, e quindi sarà alla testa di un movimento securitario (diritti di polizia); un VIP può avere interessi tali che la violazione dell'equilibrio dei poteri li mette in discussione, e quindi aderirà a un movimento per il rispetto formale della Costituzione (diritti di legittimità), oppure tali che troppa criminalità organizzata glieli intralcia, e quindi aderirà a un movimento antimafia (diritti di legalità); un VIP può avere delle azioni Gazprom o Alibaba, e quindi aderirà a un movimento contro il fascismo del governo ucraino o dell’opposizione uigura (diritti geopolitici); un VIP può doversi riciclare sul mercato interno, e quindi aderirà a un movimento sovranista anti-Euro (diritti nazionali); un VIP può esser nato in un Paese che ora per un rovescio della Storia è sotto le bombe di qualche altro Stato, e quindi aderirà a un movimento contro lo Stato aggressore (diritti regionali) oppure a un movimento pacifista (diritti globali); un VIP può aver maturato uno spiccato anti-specismo, e quindi sarà alla testa di un movimento animalista (diritti globali, diritti naturali); un VIP può essersi sinceramente nauseato della decerebrazione indotta nei suoi simili, e quindi si metterà alla testa di un movimento per la rinascita di cultura e spirito critico (diritti intellettuali); un VIP può essere depresso o annoiato, e quindi aderirà a un movimento per la diffusione di metodi alternativi di ricerca della felicità, esotismi compresi (diritti esistenziali); un VIP può avere necessità dell’estrema, apparente, democratizzazione della Rete, e quindi aderirà a un movimento contro ogni limitazione del web (diritti di espressione); eccetera eccetera eccetera.
E poiché i VIP aderiscono ai o addirittura si pongono alla testa dei movimenti per la difesa o la conquista di tutti questi diritti, per tale difesa o conquista il mainstream ci solleciterà – a turno, a ondate, a rotazione: secondo fabbisogno, senza strafare. Così la Rete si mobiliterà, e perfino qualche piazza reale si riempirà di persone qualsiasi (come me – fatto tante volte).
Ma un VIP per definizione non è povero, non è disoccupato, non è precarizzato, non rischia la pensione di reversibilità, non è ricattato, non è umiliato, non è sfrattato, non è senza fissa dimora, non è diseredato, non è affamato, non è sfruttato, non è derubato, non è depredato, non è escluso, non è emarginato, non è ghettizzato, non è espulso, non è un rifugiato, non è un profugo, non è sradicato, non è un migrante, non è proletarizzato, eccetera eccetera eccetera.
Quindi nessun VIP guiderà un movimento per i diritti socio-economici che le condizioni sopracitate negano brutalmente.
Perciò il mainstream non ci solleciterà su quei diritti; perciò la Rete non si mobiliterà con la stessa ampiezza, costanza, efficacia; perciò le piazze si riempiranno molto molto meno – e senz'altro si riempiranno semmai di persone che il mainstream riterrà assai assai meno vendibile esibire in prima serata rispetto ai VIP.
I poveri e gli ultimi non avranno VIP alla testa dei propri movimenti, ma dovranno mettercisi da sé.
Non avranno ali di folla che applaude al loro passaggio, ma nemici di classe che li guardano torvi.
Avranno non telecamere e microfoni spianati davanti, ma – quanto più mostreranno forza, coesione, determinazione e organizzazione – spianati contro di loro soltanto fucili.
Non sto giudicando, però basta ricordarselo.
Poi uno valuta il movimento che più gli si addice.
Fonte: controlacrisi.org

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