di Gianluca Graciolini
Servono due ore in più di assistenza domiciliare per medicare le piaghe da decubito di mia nonna. No, i soldi non ci sono.
Serve la manutenzione straordinaria di quella strada, pericolosissima per la viabilità. No, i soldi non ci sono.
Servono due nuove lavagne interattive per la nostra scuola. No, i soldi non ci sono.
Serve finanziare quel progetto di ricerca di base all’Università. No, i soldi non ci sono.
Serve ripulire il nostro quartiere. No, i soldi non ci sono.
Serve un dopo di noi per accogliere i disabili adulti gravi. No, i soldi non ci sono.
Serve una piccola opera di regimentazione del torrente che esonda e dissesta tutto intorno ad ogni temporale. No, i soldi non ci sono.
Serve un nuovo ecografo al poliambulatorio del Centro salute. No, i soldi non ci sono.
Servono nuovi giochi per i bambini al parco pubblico. No, i soldi non ci sono.
Serve un insegnante di sostegno e due bidelli in più per la nostra scuola. No, i soldi non ci sono.
Serve fare una mammografia o un esame della prostata perché ho dei dubbi e voglio controllarmi. Ti metti in lista interminabile d’attesa o paghi profumatamente i privati. Diversamente no, i soldi non ci sono.
Servono la carta igienica a scuola e i pannoloni alla Rsa. No, i soldi non ci sono.
Serve rifare il tetto della palestra comunale. No, i soldi non ci sono.
Servono dei nuovi libri alla biblioteca pubblica. No, i soldi non ci sono.
Serve una nuova Tac all’ospedale. No, i soldi non ci sono.
Serve un aiuto compiti per integrare l’apprendimento dei bambini più in difficoltà. No, i soldi non ci sono.
Serve monitorare una frana lungo il versante di quella collina. No, i soldi non ci sono.
Servono investimenti per rifare l’acquedotto pubblico. No, i soldi non ci sono.
Serve trovare un alloggio per tre famiglie di sfrattati. No, i soldi non ci sono.
Serve rifare il tetto alla scuola perchè ci piove. No, i soldi non ci sono.
Serve intensificare il programma per la raccolta differenziata ed avviarne uno per il recupero, la riduzione e il riuso dei rifiuti. No, i soldi non ci sono.
Serve un programma di assistenza sociale per quei quattro nuclei familiari in stato di indigenza. No, i soldi non ci sono.
Serve un’infermiera in più al Sert e una psicologa al consultorio femminile. No, i soldi non ci sono.
Serve una corsa in più di autobus per pendolari e studenti. No, i soldi non ci sono.
Serve migliorare l’assistenza alla Residenza protetta. No, i soldi non ci sono.
Serve un medico in più per il 118. No, i soldi non ci sono.
Servono più carabinieri al comando stazione per prevenire i furti nelle abitazioni. No, i soldi non ci sono.
Servono più cancellieri al tribunale per sfoltire le pratiche ed assicurare giustizia. No, i soldi non ci sono.
Serve una ludoteca in città. No, i soldi non ci sono.
Serve finanziare maggiormente il servizio civile nazionale. No, i soldi non ci sono.
Serve aggiustare le scale alle case popolari. No, i soldi non ci sono.
Serve finanziare un progetto per la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro. No, i soldi non ci sono.
Serve bonificare una discarica abusiva. No, i soldi non ci sono.
Serve un nuovo pulmino scolastico. No, i soldi non ci sono.
Potrei continuare per ore e senza scomodare le ben più gravose e strutturali necessità come il varo di un piano del lavoro per i giovani, l’introduzione di un reddito minimo e di dignità per precari e disoccupati, un nuovo piano nazionale per il trasporto pubblico, un programma per la prevenzione del dissesto idrogeologico e quant’altro serve davvero al nostro Paese.
Poi, però, vedi che andiamo in guerra ed allora i soldi ci sono. E ne servono tanti e ce li “investiranno” tanti e neanche ti diranno mai quanti, visto che per la guerra si può spendere perfino fuori dai vincoli del patto di stabilità ed in tutta segretezza. Quella che ci governa, in Italia, in Europa e ai vertici dell’impero, è una classe dirigente da cospargere di pece, impiumare e mettere alla gogna.

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