La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

venerdì 6 ottobre 2017

17 ottobre: manifestazioni di lotta contro la povertà. L’ipocrisia dei governi

Il 17 ottobre sarà celebrato in Italia e in altri paesi del mondo, come ogni anno da tanti anni, il rito delle manifestazioni dette di “lotta contro la povertà”. Sono spesso e volentieri sostenute dagli stessi governi che per il resto dell’anno non hanno fatto che attuare politiche che rinforzano le cause strutturali generatrici dell’impoverimento dei già impoveriti. Le manifestazioni vedono coinvolte anche associazioni e movimenti per altri versi di prestigio e conosciute per il loro alto impegno umano e sociale. Come direbbe Papa Francesco, la lotta per lo sradicamento della povertà chiede ben altro che il rito della passerella dei buoni sentimenti sui media nazionali ed internazionali.
Chiediamo loro di non fare alcuna manifestazione se non proporranno il prossimo 17 ottobre:
– la messa fuorilegge dei paradisi fiscali;
– l’abolizione del segreto bancario;
– la cancellazione delle leggi nazionali e europee che hanno privatizzato e liberalizzato tutte le assicurazioni, le casse di risparmio, le banche di credito dette d’interesse pubblico, le banche cooperative e mutualistiche, le banche popolari;
– l’eliminazione dell’indipendenza politica della Banca Centrale Europea (ma subordinata ai mercati finanziari) ri-affermando la responsabilità pubblica ed il potere di controllo pubblico in materia di politica monetaria.
Accontentarsi di un aumento (per di più, sovente mistificatorio) di alcune centinaia di milioni di euro “in sostegno” della lotta contro la povertà significa diventare complici del rito.

Gruppo promotore della DIP

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