Si chiama “Una dura storia di cuoio” la ricerca realizzata dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo (CNMS) e dalla Campagna Abiti Puliti sulla situazione lavorativa nell’industria della concia italiana. La ricerca, parte del progetto Change Your Shoes, focalizza l’attenzione in quella che viene definita la Repubblica del Cuoio: il distretto produttivo di Santa Croce che con le sue 240 concerie e 500 terzisti dà lavoro a 12.700 lavoratori.
Si tratta per lo più di aziende di piccole dimensioni, che tuttavia spesso possiedono concerie all’estero per la maggior parte situate in Brasile, India e Est Europa. Attraverso interviste e ricerche sul campo, quella fotografata dal rapporto è una situazione di sfruttamento che spesso varca i limiti della legalità: rapporti di lavoro precari, contratti di 4 ore, lavoro nero, ricatto della manodopera straniera, rischi per la sicurezza e per la salute degli operai e rischi per l’ambiente.
“È tempo di cambiare le nostre scarpe e migliorare le condizioni dei lavoratori lungo tutta la catena di fornitura, è tempo che i consumatori conoscano in che condizioni sono prodotte le loro scarpe – dichiara Francesco Gesualdi, Presidente del CNMS e componente della Campagna Abiti Puliti – Questo nuovo report rivela le cattive condizioni in cui versano gli operai delle concerie. Si tratta di una prima fase che vuole accrescere la consapevolezza dei cittadini europei e richiamare i brand al rispetto e i decisori politici alla protezione dei diritti umani nell’industria calzaturiera”.
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Fonte: sbilanciamoci.info

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