La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

sabato 25 marzo 2017

Intorno alle costituzioni, all’economia ed altre questioni collegate

di Giuseppe Ugo Rescigno
Ho partecipato intensamente alla campagna per il no nel referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. Ho cercato di dare il meglio nei numerosissimi incontri convegni e dibattiti ai quali ho partecipato. Però l’ho fatto di malavoglia, scontento, certo che anche in caso di vittoria dei no grande sarebbe rimasta la confusione e nessuno dei temi e dei problemi che mi stanno a cuore sarebbe stato ripreso in modo significativo e operativo. Perché allora l’ho fatto?
Per due ragioni che mi sono parse decisive: a) il testo della tentata riforma costituzionale era e rimane un vero schifo, al di là di ogni immaginazione (mi tolgo qui la soddisfazione di dire senza infingimenti e eufemismi che se vi sono stati costituzionalisti che hanno scritto o contribuito a scrivere quel testo, quest andrebbero cacciati via dalla professione con ignominia): meglio dunque il vecchio test del nuovo; b) tutta la vicenda, come è stato riconosciuto da tutti ed era troppo evidente per non essere percepito, è nata, è stata costruita, si è sviluppata come un plebiscito intorno all leadership di un politico, ed in particolare come legittimazione plebiscitaria del su obbiettivo principale, la legge elettorale per la Camera dei deputati (solo per quella avendo già dato per scontata l’abolizione del Senato), col suo spropositato premio di maggioranza assoluta col 40% al primo turno o con il ballottaggio al secondo turno (parte altre raffinatezze intorno alla selezione dei candidati): era evidente, come poi accaduto, che la sconfitta di Renzi nel referendum avrebbe significato anche la sconfitt della sua legge elettorale (sebbene formalmente il voto non avesse questa come oggetto), quindi la riapertura del discorso intorno ad essa: una possibilità per una legge men antidemocratica contro la certezza di una legge la più antidemocratica che conosco Ed ora? 


Fonte: costituzionalismo.it

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