La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

sabato 14 novembre 2015

Agorà dell’acqua e dei beni comuni. Il report

La due giorni di Agorà dell’acqua e dei beni comuni ha registrato la partecipazione di attivisti provenienti da comitati del nord, centro e sud Italia, oltre a rappresentanti di altre realtà sociali e movimenti.
La discussione, come da programma, si è suddivisa in sessioni tematiche al termine delle quali, la maggior parte delle volte, si è sviluppato un dibattito teso ad approfondire alcuni degli aspetti affrontati dai relatori.
La varietà dei temi toccati dai diversi interventi ha provato a indicare alcuni elementi che caratterizzano il contesto all’interno del quale si muove il movimento per l’acqua.
Il racconto di tante esperienze, lotte e vertenze, sia italiane che straniere, l’approfondimento di alcuni aspetti anche teorici legati ai beni comuni, l’analisi di possibili percorsi giuridici a livello italiano e internazionale (vedasi la costituzionalizzazione del diritto all’acqua e dei diritti della natura e la proposta di istituire un protocollo mondiale sul diritto all’acceso all’acqua), l’indagine svolta sulle multiutilities e sulla finanziarizzazione del sistema dei servizi pubblici locali, il confronto su come i processi di privatizzazione incidano sulla possibilità di accesso all’acqua nel contesto europeo, l’esame dell’impatto che ha l’attuale modello energetico e di sviluppo sulla risorsa idrica con particolare riferimento ai cambiamenti climatici, hanno arricchito e hanno dato diversi spunti così da alimentare ulteriormente il bagaglio culturale e politico collettivamente costruito in questi anni.
Inoltre, il confronto con altre organizzazioni e movimenti ha ulteriormente sviluppato i ragionamenti che da tempo come movimento per l’acqua abbiamo avuto la capacità di svolgere in merito alla necessità di rafforzare le connessioni e gli intrecci, confermando come temi trasversali la democrazia e la finanza.
In questo dibattito, tra le altre cose, è emerso come uno dei possibili strumenti comuni quello di promuovere una campagna referendaria unitaria in merito ad alcuni provvedimenti governativi che negli ultimi mesi hanno visto grandi mobilitazioni: dalla Buona Scuola, al Jobs Act passando per il decreto Sblocca Italia e le nuove forme di privatizzazione.
Diversi, dunque, sono stati gli stimoli, le suggestioni e le proposte volte all’attivazione in grado di alimentare e rilanciare il percorso del movimento per l’acqua sia nella sua specificità che ampliandone l’orizzonte costruendo nessi con altre realtà.

Per un dettaglio della discussione sono disponibili dei brevi report delle singole sessioni (scarica report sessioni)

Le presentazioni e gli interventi dei relatori sono disponibili al seguente link (scarica presentazioni e interventi)

I video delle due giornate sono visionabili sul canale You Tube di Acqua bene comune:



Visiona il programma della 2 giorni (scarica il programma)
Articolo del Forum italiano dei movimenti per l'acqua

Fonte: Pressenza 

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