
di Marjorie Cohn
Mentre il mondo è sbigottito a causa degli orripilanti attacchi terroristici a Parigi la settimana scorsa più della metà dei governatori degli Stati Uniti hanno iniziato a mettersi in fila per fare dei rifugiati siriani che fuggono dalla violenza del loro paese, i capri espiatori. Di questi 27 governatori, tutti, tranne uno, sono Repubblicani. La democratica Maggie Hassan del New Hampshire è entrata nel gruppo dei governatori e ha chiesto agli Stati Uniti di rifiutarsi di ammettere coloro che fuggono dalla Siria. Molti hanno proclamato che negherebbero l’ingresso ai rifugiati. Il governatore del Texas Greg Abbott ha scritto al presidente Obama: “Le scrivo per informarla che lo Stato del Texas non accetterà nessun rifugiato dalla Siria dopo il mortale attacco terrorista a Parigi.”
Un membro Repubblicano del Congresso, del Tennessee, il presidente Repubblicano del Caucus della Camera, Glenn Casada, vuole che la Guardia Nazionale raduni i rifugiati siriani già stabilitisi là ed impedire ad altri di entrare in Tennessee. Abbiamo bisogno di attivare la Guardia Nazionale del Tennessee e di impedire ai rifugiati siriani di entrare nello stato con qualsiasi mezzo possiamo,” ha detto.
Però soltanto il governo federale – non gli stati – ha il potere di decidere se e dove i rifugiati possono stabilirsi in questo paese.
La legge sul diritto degli stati e sull’immigrazione
Nel 2012, la Corte Suprema ha riaffermato nel processo dell’Arizona contro gli Stati Uniti che “Il Governo degli Stati Uniti ha ampio e indubbio potere sull’argomento dell’immigrazione e lo status degli stranieri.” Il giudice Anthony Kennedy ha scritto per la maggioranza: “Rimandare indietro uno straniero nel suo proprio paese può essere giudicato inappropriato….Lo stato straniero potrebbe venire impantanato in una guerra civile, complice in una persecuzione politica o in condizioni durature che creano un vero rischio che lo straniero o la sua famiglia saranno danneggiati al loro ritorno.” Il giudice Kennedy haosservato che in base alla clausola di supremazia della Costituzione degli Stati Uniti “il Congresso ha il potere di anticipare la legge dello stato. Gli stati non possono regolare la condotta in un campo che il Congresso ha deciso “debba essere regolato dalla sua esclusiva autorità,” ha aggiunto Kennedy. “La legge federale rende un singolo stato sovrano responsabile di mantenere un sistema comprensivo e unificato per tenere traccia degli stranieri all’interno dei confini della nazione.”
La legge del 1980 per i Rifugiati garantisce al Presidente l’autorità di determinare quanti rifugiati possono essere ammessi negli Stati Uniti. Il presidente deve considerare se “esiste una situazione imprevista di emergenza rifugiati” e se “l’ammissione di alcuni rifugiati come risposta a questa situazione di emergenza sia giustificata da serie preoccupazioni umanitarie o è invece nell’interesse nazionale.”
Obama ha detto che continuerà con il suo programma di accoglienza di 10.000 rifugiati siriani nel 2015, dichiarando che “molti di questi profughi sono essi stessi vittime del terrorismo…E’ da questo che stanno scappando. Sbattere loro la porta in faccia sarebbe un tradimento dei nostri valori.”
“Le nostre nazioni possono accogliere i profughi che stanno disperatamente cercando la sicurezza e assicurare la nostra stessa sicurezza,” ha aggiunto, parlando di rigorosi screening e controlli per la sicurezza. “Possiamo e dobbiamo fare entrambi.
I candidati Repubblicani alla presidenza, compresi Marco Rubio e Ben Carson, si oppongono all’ingresso di rifugiati siriani negli Stati Uniti. Donald Trump dice che se sarà eletto presidente, “ i rifugiati torneranno indietro.”
Replicando a Jeb Bush, che vuole concentrarsi sugli sforzi per aiutare i rifugiati cristiani che fuggono dalla Siria, Obama ha risposto a tono: “E’ vergognoso. Non è da americani. Non facciamo test religiosi prima di offrire la nostra compassione.” Infatti, oltre ai cristiani, ai curdi, agli yazidi, agli alawiti , i musulmani sciiti e i musulmani sunniti sono stati obiettivo di persecuzione da parte dell’ISIS.
Il controllo dei rifugiati e il loro reinsediamento
Mentre gli stati non possono rifiutarsi di ammettere i rifugiati, potrebbero rendere il loro reinserimento più gravoso negando risorse, compreso l’aiuto per l’alloggio, al governo federale. Se i governatori hanno cercato di bloccare certe categorie di rifugiati, sarebbero esposti a cause legali di discriminazione.
I controlli di sicurezza per i rifugiati sono condotti da varie agenzie federali, compreso il Dipartimento statunitense per la Sicurezza Nazionale, l’FBI, il Centro Nazionale per l’Antiterrorismo e il Consiglio Nazionale di Sicurezza. “L’iter di controllo accurato ora in atto è già un labirinto spaventoso –un cubo di Rubrik di pratiche burocratiche che praticamente garantiscono che pochi siriani metteranno mai piede sulle nostre coste,” secondo James Jennings, presidente di Conscience International, un’organizzazione umanitaria che invia aiuti ai rifugiati siriani in Iraq, Giordania, Libano, Turchia e Grecia. “Per tutto l’iter ci vogliono fino a tre anni e richiede 21 fasi con numerose agenzie, compreso il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale, alle quali si richiede di dare il consenso. C’è una possibilità quasi nulla che un terrorista possa entrare con l’attuale sistema. Una maggiore minaccia viene posta da un considerevole numero di giovani uomini scontenti e arrabbiati che sono già negli Stati Uniti.”
Kevin Appleby, direttore dell’Ufficio della migrazione e dei servizi per i rifugiati della Politica per la migrazione e i rifugiati alla Conferenza statunitense dei vescovi cattolici, concorda: “Questi rifugiati sono i più controllati, subiscono più controlli di sicurezza di qualsiasi altra persona che arrivi negli Stati Uniti. Non è come in Europa. E’ uno scenario diverso,” ha detto al quotidiano Los Angeles Times.
I musulmani costituiscono la più grossa porzione di vittime del terrorismo; quelli in Siria e in Iraq sono in testa. Molti dei rifugiati siriani arrivati in Europa scappano dall’ISIS; altri fuggono dalla repressione del presidente Bashar al-Assad. Iyad El-Baghdadi che era attivista durante la Primavera Araba, controlla le chat dei jihadisti su Twitter. Nulla faceva arrabbiare gli estremisti islamisti” più che “osservare la reazione molto umana, molto morale dell’Europa alla crisi dei profughi,” ha detto a teleSUR.
In effetti, secondo un rapporto del 2012 del Centro Nazionale Statunitense per il Controterrorismo, un numero di persone compreso tra l’82% e il 97% delle vittime degli attacchi terroristici motivati dalla religione nei 5 anni precedenti, erano musulmani.
L’improvvisa proliferazione della legislazione anti-rifugiati
Due aspiranti alla presidenza del GOP (Grand Old Party – il Grande vecchio partito), il Partito repubblicano, stanno introducendo una legge per impedire o rallentare la migrazione dei rifugiati siriani negli Stati Uniti. A quanto si dice, il Senatore Ted Cruz sta preparando la bozza di una legge che proibirebbe ai rifugiati siriani musulmani di entrare negli Stati Uniti, ma che accoglierebbe quelli cristiani. Il Senatore Rand Paul introdurrà una legge per mettere una moratoria immediata sui visti per gli Stati Uniti, impedendo ai rifugiati ed a “altri di ottenere visti per immigrare, visitare o studiare negli Stati Uniti se arrivano da circa 30 paesi che hanno importanti movimenti jihadisti.” Paul progetta di pagare la legge “con una speciale tassa sulle vendite di armi a qualsiasi di questi paesi.”
In un successivo momento di questa settimana, un sottocomitato del Comitato della Camera dei Rappresentanti per l’amministrazione della giustizia, si occuperà dei problemi di sicurezza relativi ai rifugiati siriani.
A loro merito va detto che tutti e tre i candidati Democratici alla presidenza sono favorevoli al piano di Obama di ammettere 10.000 siriani quest’anno. “non saremo terrorizzati e non vivremo nella paura. In questi tempi difficili, non soccomberemo all’islamofobia,” ha detto il Senatore Bernie Sanders. “Non volteremo le spalle ai rifugiati che scappano dalla Siria e dall’Afghanistan. Faremo quello che facciamo meglio, cioè essere americani – combattendo il razzismo, combattendo la xenofobia, combattendo la paura.”
Ci sono donne, ci sono bambini che stanno morendo,” ha osservato Martin O’Malley. Stanno fuggendo dallo stesso genere di massacro che è stato scatenato contro i francesi… Non penso che sia troppo chiedere a noi di fare qui la nostra parte.” Hillary Clinton ha pubblicato un tweet: “Abbiamo visto tanta odiosa retorica da parte del GOP, ma l’idea che dovremmo voltare le spalle ai rifugiati a causa della loro religione, è un nuovo minimo storico.”
Non c’è alcuna prova che i rifugiati siano un rischio per la sicurezza. Gli autori degli attacchi di Parigi non erano rifugiati, anche se uno di loro usava un falso passaporto siriano; erano nati in Europa. Fin dal 1980, nessuno dei milioni di profughi che gli Stati Uniti hanno accolto – molti di loro provenienti dal Medio Oriente – ha commesso un attacco terrorista. I dirottatori dell’11 settembre erano entrati legalmente negli Stati Uniti con visti turistici per studenti. I giovani che avevano buttato le bombe durante la Maratona di Boston non erano profughi.
L’accusa che i profughi sono una minaccia agli Stati Uniti è come una tempesta in un bicchiere d’acqua. Se vogliamo fermare il terrorismo, dovremmo smettere di uccidere civili innocenti in altre nazioni.
Bombardare non è la soluzione
Gli attacchi aerei occidentali conto l’ISIS in Iraq e in Siria hanno ucciso almeno 459 civili, compresi più di 100 bambini, secondo il Guardian. Il presidente francese François Hollande ha reagito agli attacchi di Parigi, bombardando Raqqa, che si pensa sia il “quartier generale” dell’ISIS. Raqqa è una città con centinaia di migliaia di civili. Le bombe hanno colpito la rete elettrica, un museo e degli ambulatori. Un numero incalcolabile di persone è stato ferito o ucciso durante i bombardamenti.
Le invasioni e le occupazioni dell’Iraq e dell’Afghanistan e i bombardamenti con i droni in Iraq, Afghanistan, Pakistan, Yemen, Somalia, Libya and Syria non hanno distrutto l’ISIS. La rappresaglia militare è esattamente ciò che vuole l’ISIS.
Quattro ex membri in servizio nell’aeronautica militare che operavano con i droni, hanno scritto una lettera aperta a Obama dicendo che il programma dei droni ha “alimentato i sentimenti di odio e ha innescato il terrorismo e gruppi come l’ISIS, servendo allo stesso tempo come strumento fondamentale di reclutamento analogo alla Baia di Guantanamo.”
Brandon Bryant, Michael Haas, Stephen Lewis and Cian Westmoreland hanno sostenuto che l’uccisione di civili negli attacchi con i droni è stata una delle più devastanti spinte per il terrorismo e la devastazione in tutto il mondo.”
Ecco perché i bombardamenti americani e francesi devono fermarsi immediatamente. Una soluzione diplomatiche che coinvolga tutti i protagonisti nella regione, compresi Iran, Russia e Cina, dovrebbe essere seriamente perseguita.
Vanno fermate le vendite di armi. L’Arabia Saudita, il Qatar e il Kuwait hanno speso miliardi di dollari per armare l’opposizione al regime di Assad, ma l’ISIS è beneficiaria di quelle armi. I francesi hanno un accordo per 10 miliardi di armi con l’Arabia Saudita e Obama ha concluso più di 100 miliardi di vendite di armi durante gli scorsi 5 anni.
Come sostiene Charles Pierce sulla rivista Esquire, i nostri “alleati” in Medio oriente, compresi i banchieri e le élite politiche, devono essere ritenuti responsabili. “I beni di questi stati dovrebbero essere congelati il tutto l’Occidente,” scrive Pierce.
Gli Stati Uniti dovrebbero accogliere molti di più dei 10.000 profughi siriani che Obama è stato d’accordo di accettare. Abbiamo la responsabilità morale di fornire rifugio a coloro che sono stati dislocati a causa delle azioni degli Stati Uniti che dal 2001 hanno contribuito a destabilizzare l’intera regione con invasioni e cambiamenti di regime . E’ il vuoto che abbiamo creato che ha fatto nascere l’ISIS.
Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo
www.znetitaly.org
Originale: Truthout
Traduzione di Maria Chiara Starace
Traduzione © 2015 ZNET Italy – Licenza Creative Commons CC BY NC-SA 3.0
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