La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

sabato 11 marzo 2017

La nostra Europa. Unita, democratica, solidale

In occasione dei sessanta anni dalla firma dei Trattati di Roma ci riuniamo, consapevoli che, per salvare l’Europa dalla disintegrazione, dal disastro sociale ed ambientale, dalla regressione autoritaria, bisogna cambiarla. Un grande patrimonio comune, fatto di conquiste e avanzamenti sul terreno dei diritti e della democrazia, si sta disperdendo insieme allo stato sociale, a speranze e ad aspettative. Negli ultimi anni, con trattati ingiusti, austerità, dominio della finanza, respingimenti, precarizzazione del lavoro, discriminazione di donne e giovani, anche in Europa sono cresciute a dismisura diseguaglianza e povertà.
Oggi siamo al bivio: fra la salvezza delle vite umane o quella della finanza e delle banche, la piena garanzia o la progressiva riduzione dei diritti universali, la pacifica convivenza o le guerre, la democrazia o le dittature. Crescono sfiducia, paure ed insicurezza sociale. Si moltiplicano razzismi, nazionalismi reazionari, muri, frontiere e fili spinati.
Un’altra Europa è necessaria, urgente e possibile e per costruirla dobbiamo agire. Denunciare le politiche che mettono a rischio la sua esistenza, esigere istituzioni democratiche sovranazionali effettivamente espressione di un mandato popolare e dotate di risorse adeguate, il rispetto dei diritti sanciti dalla Carta dei Diritti Fondamentali, difendere ciò che di buono si è costruito, proporre alternative, batterci per realizzarle, anche nel Mediterraneo e oltre i confini dell’Unione.
Ci vuole un progetto di unità europea innovativo e coraggioso, per assicurare a tutti e tutte l’unico futuro vivibile, fondato su democrazia e libertà, diritti e uguaglianza, riconoscimento effettivo della dimensione di genere, giustizia sociale e climatica, dignità delle persone e del lavoro, solidarietà e accoglienza, pace e sostenibilità ambientale.
Dobbiamo essere in grado di trasformare il “prima gli italiani, gli inglesi i francesi”, in “prima noi tutte e tutti”, europei del nord e del sud, dell’est e dell’ovest, nativi e migranti, uomini e donne.
Ripartiamo da qui, da Roma, uniti e solidali, per costruire quel campo che, oltre le nostre differenze, nel nostro continente e in tutto il mondo, sappia essere all’altezza della sfida che abbiamo di fronte.
Invitiamo ad aderire a questo appello, a promuovere e inserire in questa cornice comune eventi e appuntamenti nel prossimo periodo in Italia e in tutta Europa, a essere a Roma il 23. 24. 25 marzo per mobilitarci in tante iniziative, incontri, azioni, interventi nella città e realizzare una grande convergenza unitaria.

Prime adesioni: Arci; Legambiente; CGIL; Rete della Conoscenza; Unione degli Universitari; Transform Italia; A Sud; Acli; Acmos; ACT- Agire, costruire, trasformare; ActionAid; AEDH – Association européenne pour la défense des droits de l’Homme; AOI Associazione Ong Italiane; Arci Servizio Civile; Arcigay; Association Européenne pour la Défense des Droits de l’Homme ; Associazione Botteghe del Mondo; Associazione Callisto – Grecia; Associazione Nazionale per la Scuola della Repubblica; Associazione Per Un’Europa dei Popoli; Associazione Sì alle energie rinnovabili No al nucleare; Assopace Palestina ; Auser; Baobab Experience; Blockupy International ; Casa Internazionale delle Donne ; Centro Einstein di Studi Internazionali (CESI); Centro per la Riforma dello Stato; Centro Studi, formazione, comunicazione e progettazione sull’Unione Europea e la global governance; CEPES ; Cipsi; Città dell’Altra Economia – CAE; Cittadinanzattiva; Civil Society Europe ; Coalizione “Europe We Want”; Cobas; Comitato europeo New Deal 4 Europe; Comitato Nazionale LipScuola; Comitato Promotore Cremonese; Comitato verità e giustizia per i nuovi desaparecidos ; CommonGoodNetwork; Comunità Cristiana di Base Pinerolo ; Concord Europa; Concord Italia; Coordinamento Europeo Via Campesina; Cultura è libertà; DiEM25; DIP – dichiariamo illegale la povertà; Epohi quotidiano – Grecia; Euromed Rights Network; European Alternatives; European Citizen Action Service – ECAS; European Civic Forum; Fairwatch; FEF – Belgio; Fiom Cgil; FISH – Federazione Italiana Superamento Handicap; Fondazione Cercare Ancora; Fondazione Finanza Etica; Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua; Forum Italo Tunisino; FZS – freier zusammenschluss von studentInnenschaften; GENCTUR – Turkey ; Gioventù Federalista Europea; Greenpeace; IBO Italia; ICYE International Office ; il manifesto; Informagiovani; L’altra Europa con Tsipras; Libera; Link Coordinamento Universitario; Lunaria; Mani Tese; Movimento Consumatori; Movimento Difesa del Cittadino; Nicos Poulantzas Institute -Grecia; Noi Siamo Chiesa; ÖH – Österreichische Hochschülerinnen- und Hochschülerschaft; Osservatorio Aids; Parti communiste français; Rete degli Studenti Medi; Rete della Pace; Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese ; Rifondazione Comunista – Sinistra Europea; Sbilanciamoci!; Sinistra Euromediterranea; Sinistra Italiana; SOLIDAR; Tavola della Pace; Transform Europe; UIL; Un Ponte Per..; UNEF – Union nationale des étudiants de France; UNEL (Union national des étudiant-e-s du Luxembourg); Unione degli Studenti; YAP – Youth Action for Peace Italia

Fonte: Il manifesto 

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