La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

domenica 25 ottobre 2015

Domenica prossima sarà lo sciopero per "chi lavora di domenica"

Manca ormai una settimana e sarà uno sciopero molto particolare. La prossima domenica infatti, (domenica 1 novembre) l’Usb ha proclamato “lo sciopero generale del Commercio e della Grande distribuzione organizzata” insieme con i movimenti e le associazioni che si battono contro il lavoro domenicale e festivo. E' stata indetta una manifestazione nazionale per dire No alle liberalizzazioni nel commercio che si terrà a Roma, dalle ore 10.00 in piazza SS Apostoli, dove è prevista la partecipazione di artisti e intellettuali a sostegno della lotta. Sarà inoltre organizzata in solidarietà con i lavoratori della Rummo di Benevento devastata dalla recente alluvione una spaghettata con i prodotti del pastificio.
“L’USB chiama a raccolta i cittadini che hanno capito l’inganno delle multinazionali del commercio e i politici che avranno il coraggio di dire no alle lobbies della grande distribuzione organizzata”, dichiara Francesco Iacovone, dell’Esecutivo Nazionale USB Lavoro Privato.
“Il lavoro in questo settore martoriato, lo sfruttamento garantito dal Contratto nazionale del Commercio, la liberalizzazione degli orari e delle aperture introdotte dal decreto Salva-Italia del governo Monti, ma soprattutto i racconti nel segno del ricatto e della precarietà di chi lavora nei grandi centri commerciali, ci impongono di sbarazzarci dei pregiudizi, di afferrare la realtà per quella che è, di combattere per trasformarla”.
“Il primo novembre sarà una giornata che ha l’ambizione di connettere la battaglia contro il lavoro domenicale e festivo con quella sulla precarietà – prosegue il sindacalista USB – denunciando il carattere distruttivo dei centri commerciali, non-luoghi che non solo concentrano lavoro super-sfruttato, ma annientano posti di lavoro nel piccolo commercio, divorano suolo favorendo una cementificazione selvaggia e devastando ambiente e paesaggio urbano”.

Fonte: Contropiano 

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