Il Premio Nobel per l’Economia e professore della Columbia University, Joseph Stiglitz, mette in guardia sui pericoli del TPP, la Trans-Pacific Partnership. “Sappiamo che occorrono regolamenti per limitare le emissioni di carbonio”, ha detto Stiglitz, “ma con il TPP le aziende possono citare in giudizio i governi, compreso quello statunitense, per la perdita di profitti a causa di norme che limitino la loro facoltà di emettere carbonio, emissioni che portano al riscaldamento globale”.
AMY GOODMAN: Proprio di recente Lei ha scritto un articolo: “L’inganno della TPP: non si tratta affatto di ‘libero’ commercio”.
Joseph Stiglitz: … Il punto fondamentale è che questo accordo commerciale contiene tutti i tipi di impegni volti a limitare i regolamenti (nazionali). Ecco un piccolo esempio: siamo riusciti a far togliere dalla TPP un codicillo, una disposizione sul tabacco, così scandaloso da provocare una rivolta generale.
Su una disposizione molto simile a quella, l’Uruguay è stato citato in giudizio dalla Philip Morris per aver approvato una prescrizione, come ha fatto l’Australia, che sul pacchetto fosse scritto “il tabacco nuoce alla tua salute”.
Su una disposizione molto simile a quella, l’Uruguay è stato citato in giudizio dalla Philip Morris per aver approvato una prescrizione, come ha fatto l’Australia, che sul pacchetto fosse scritto “il tabacco nuoce alla tua salute”.
AMY GOODMAN: E’ quello che abbiamo anche negli Stati Uniti.
Joseph Stiglitz: Esattamente. Solo con una grafica più esplicita, cioè l’immagine di quello che il fumo provoca ai polmoni. Ha funzionato. La gente ha iniziato a smettere di fumare. Non tutti, ma il fumo è stato ridotto. In base alle disposizioni vigenti, molto simili a quella tolta dalla TPP, la Philip Morris ha potuto citare in giudizio l’Uruguay per la perdita di profitti causata dalla loro prescrizione. In altre parole, la loro filosofia è che essi hanno il diritto di uccidere la gente, e se si vuole togliere loro questo diritto, si deve pagarli perché non uccidano.
Ora, siamo sì riusciti a far togliere dalla TPP quella disposizione, ma tutte le altre sono rimaste. Così, a proposito delle regole per far fronte al cambiamento climatico, sappiamo che occorrono regolamenti per limitare le emissioni di carbonio. Ma, con queste disposizioni, le aziende possono citare in giudizio i governi, compreso quello statunitense -quindi tutti i governi coinvolti nel TPP possono essere citati in giudizio- per la perdita di profitti a causa di norme che limitino la facoltà di emettere carbonio, emissioni che portano al riscaldamento globale.
Prendiamo il caso dell’amianto: in base alle disposizioni vigenti i produttori di amianto devono pagare per i danni che stanno facendo: pagano miliardi e miliardi di dollari. Ebbene, se la TPP fosse stata in vigore quando abbiamo scoperto che l’amianto nuoce alla salute, dovremmo noi pagare i produttori di amianto per non ucciderci. E ‘scandaloso!
AMY GOODMAN: Dobbiamo fermarci qui, ma continueremo questa conversazione e la pubblicheremo online su www.democracynow.org
Joseph Stiglitz, Premio Nobel per l’Economia, professore della Columbia University, capo economista per l’Istituto Roosevelt. Il suo nuovo libro si intitola “Riscrivere le regole dell’economia americana: un’agenda per la crescita e la prosperità condivisa”.
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Pubblicato su Democracy Now!
Traduzione dall’inglese di Leopoldo Salmaso
Fonte: Pressenza
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