Intervista a Joao Soares di Argiris Panagopoulos
“Un governo dei socialisti e della sinistra in Portogallo rafforzerà il cambio degli equilibri in Europa e lavorerà per sostenere l’occupazione e affrontare le conseguenze dell’austerità, facilitando parallelamente il cambiamento che ha avviato la vittoria di SYRIZA alle elezioni di gennaio e di settembre in Grecia”, ha sottolineato ad “Avgi” Joao Soares, dirigente del Partito Socialista portoghese e figlio del suo fondatore, ex presidente e primo ministro del Portogallo, Mario Soares.
Come è la situazione politica in Portogallo dopo la sconfitta della destra nelle elezioni?
"Per prima volta nel nostro paese c’è la prospettiva dio un governo di Sinistra con i Socialisti, i Comunisti e il Blocco di Sinistra. C’è una maggioranza contro le politiche dell’austerità e dell’impoverimento, che hanno segnato gli ultimi quattro anni.
È molto importante seguire, diciamo, una politica anticapitalista. Sono socialista e sono stato sempre un moderato dentro la nostra famiglia socialista, laburista e socialdemocratica. Non ho vergogna di dire che sono socialista. Il capitalismo è tornato gli ultimi anni in una forma selvaggia e dobbiamo combatterlo a livello europeo per rovesciare la situazione attuale. In Portogallo abbiamo oggi la possibilità per avere un altro governo.
Il 1989 sono stato il primo ad aver proposto l’unità della Sinistra per vincere la Destra nel comune di Lisbona e ci siamo riusciti con i comunisti e tutte le forze di sinistra e progressiste."
L’establishment, da quello economico – finanziario e politico fino a quello ecclesiastico cerca di impedire la formazione di un governo di forze socialiste e di sinistra…
"Il potere religioso non può intromettersi nella vita politica del paese, perché la nostra costituzione prevede la completa separazione tra stato e chiesa. Il settore finanziario e i poteri forti, però, che hanno dominato la vita politica del paese negli ultimi quattro anni di nascosto dietro la destra, sono contrari in una soluzione progressista e di sinistra. Non vogliono assolutamente la sinistra al governo.
Il presidente della repubblica ha annunciato che avrebbe dato il mandato a chi non ha la maggioranza pe governare per quattro anni. La destra non ha la maggioranza per governare. Il presidente della repubblica può dare il mandato al leader della destra per formare governo. Rimarrà solo con il tentativo. La sola maggioranza parlamentare che può restare stabile per i prossimi quattro anni è quella del Partito socialista con i comunisti e il Blocco."
Che tipo d’accordo si può fare tra queste tre forze politiche?
"Deve essere un accordo che non mette in dubbio le alleanze tradizionali del paese, come la NATO. In Grecia il governo di Tsipras cerca di trovare soluzioni per concreti problemi senza mettere in discussione questioni di questo tipo."
In Grecia e nell’Europa del Sud prevale la battaglia contro l’austerità. Che cosa si aspetterebbe lei da un governo tra socialisti e sinistra?
"La lotta per la creazione di nuovi posti di lavoro e contro l’austerità deve essere le priorità del nuovo governo progressista. Deve sostenere l’occupazione e fermare l’austerità distruttiva, comprendendo che si deve ridurre la spesa pubblica.
Il nuovo governo deve essere consapevole che il Portogallo non può uscire solo dalla crisi e che si deve procedere ad alleanze interazionali, in modo che si possa terminare a livello europeo con la crisi e l’austerità. Dobbiamo continuare a premere per cambiamenti reali, come quello del ruolo della BCE."
Un governo progressista in Portogallo contribuirebbe ad ulteriori cambiamenti anche nel resto dell’Europa?
"Naturalmente. Negli ultimi quattro anni abbiamo avuto un governo di destra con un ruolo subordinato in Europa. È inaccettabile. Il nuovo governo deve dichiarare ai nostri amici in Spagna, Italia, Grecia e negli altri paesi che non siamo d’accordo con l’Europa che in precedenza comandava con l’asse franco-tedesco e che oggi è controllato dal ministro delle Finanze tedesco. Questa situazione non può continuare."
Lei vede la possibilità di cambiamento negli equilibri a favore di una Europa democratica e socialmente giusta?
"Questo è quello che stiamo vedendo gli ultimi tempi. Abbiamo assolutamente bisogno di cambiamenti progressisti. L’idea dell’Europa unita ha rappresentato una idea rivoluzionaria nel mondo dell’ultimo secolo. Dobbiamo ricordare sempre ai tedeschi, indipendentemente da chi governa il loro paese, che questo progetto rivoluzionario per l’integrazione europea è costituito da una visione di solidarietà e sviluppo sostenibile, una visione di cooperazione internazionale, sin dal momento in cui il totalitarismo tedesco ha lasciato l’Europa piena di macerie. Dobbiamo ricordarlo a loro, perché non possono per motivi di tattica di mettere in discussione questo progetto."
Un cambio di governo in Portogallo può avere conseguenze nella vicina Spagna, che probabilmente avrà le elezioni parlamentari a dicembre?
"Questo è sicuro. Non solo in Spagna, ma in tutta Europa. Il cambiamento che abbiamo avuto il 25 di gennaio in Grecia con la vittoria di SYRIZA e di Alexis Tsipras è stato un stimolo per tutta l’Europa. Dobbiamo dirlo. I greci sono stati i primi ad andare a Bruxelles e a Berlino per rivendicare un'altra strada. È molto importante. Con le seconde elezioni a settembre hanno ribadito questa posizione. Una posizione che è realistica e responsabile. Dobbiamo essere a fianco di tutte le forze democratiche progressiste e di sinistra in tutta Europa per cambiare l’Europa."
Abbiamo visto anche una grande svolta nel Partito laburista inglese…
"Sono importanti i cambiamenti nel Partito laburista inglese. Per tutta la famiglia dei partiti socialisti, socialdemocratici e laburisti sembra che si chiuda la storia triste della “terza via” di Toni Blair, che oggi è consigliere di alcune delle più raffinate dittature dell’Asia centrale e di altri paesi del mondo post-comunista. Sembra che si sia iniziata a chiudere questa ferita per il socialismo europeo. I socialisti non possono governare con la destra e il Portogallo lo dimostrerà con successo nella pratica."
Chi è Joao Soares
Joao Soares è figlio del fondatore del Partito Socialista portoghese, ed ex presidente ed ex primo ministro del paese, Mario Soares. È deputato, ex eurodeputato ed ex sindaco di Lisbona, avvocato ed editore nel campo letterario. Come presidente dell’Area Metropolitana di Lisbona aveva rivendicato la leadership del partito contro Jose Socrates, ex primo ministro che aveva portato il 2011 in Portogallo il memorandum che oggi si trova in carcere in attesa di giudizio.
Traduzione di Argiris Panagopoulos
Fonte: Avgi, giornale di Syriza
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