La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

giovedì 27 agosto 2015

Contro il caporalato servono strumenti efficaci

di Sergio Cofferati
Le tragiche morti di alcuni lavoratori stagionali hanno aperto negli scorsi giorni uno squarcio sulla terribile realtà del caporalato nel mondo agricolo italiano. Le condizioni di vita e di lavoro disumane testimoniate non costituiscono una scoperta recente, ma sono una realtà denunciata da lungo tempo da sindacati, associazioni e realtà imprenditoriali responsabili.
Una realtà conosciuta ahimè anche dalle istituzioni, anche se finora è colpevolmente mancata la capacità di sviluppare un'azione di contrasto coordinata tra diversi livelli e organismi che fosse davvero efficace. Azione di contrasto che non è invece rinviabile o trascurabile: è necessario stabilire al più' presto una situazione di legalità che garantisca condizioni di vita e di lavoro dignitose ai lavoratori stagionali, immigrati e non.
In questo senso va sfruttato appieno il percorso di recepimento nell'ordinamento italiano della Direttiva europea sui lavoratori stagionali immigrati, che dovrà avvenire entro il 30 Settembre 2016.

Tale opportunità è stata finora ignorata nella discussione sulle azioni da intraprendere, nonostante il voto della Camera del 2 Luglio al riguardo, perfino dagli esponenti del Governo che sono responsabili per la trasposizione della Direttiva. Si tratta invece di uno strumento importante per supportare la migrazione legale finalizzata al lavoro stagionale e stabilire importanti diritti per i lavoratori stagionali immigrati, a partire dalla parità di trattamento e dalla disponibilità di un alloggio dignitoso. La normativa prevede inoltre l'obbligo per gli Stati Membri di mettere in campo un sistema di controlli e di monitoraggio efficace, di prevedere sanzioni dissuasive anche nella catena di subappalto e meccanismi di agevolazione delle denunce.
È oggi necessario, ma lo sarebbe stato già da tempo, mettere in campo una serie di azioni coordinate, un vero e proprio piano per la legalità del lavoro stagionale. Non ci si dovrà limitare al pur importante lato normativo, ma sarà anzitutto fondamentale migliorare il monitoraggio, i controlli e le ispezioni, dando agli ispettorati del lavoro, risorse e strumenti necessari, anche attraverso la collaborazione con altri organismi dello Stato. Anche sanzioni più efficaci e dissuasive, che tengano in considerazione anche la catena di subappalto e di fornitura, rappresentano uno strumento fondamentale nel costruire una situazione di piena legalità.
Le tragedie di quest'estate sono un ulteriore e clamoroso richiamo all'azione. La legalità, la protezione dei soggetti deboli, la dignità e il rispetto dei diritti nelle condizioni di vita e di lavoro, la lotta al caporalato e alla criminalità organizzata, sono le vere priorità che dobbiamo perseguire per il progresso del nostro paese.

Fonte: Huffington Post - blog dell'autore

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