La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

giovedì 17 settembre 2015

Per Syriza, per Tsipras, per i greci, che fortunati loro possono votare

di Pippo Civati
Mi sento molto vicino a Tsipras e a Syriza a livello politico e umano. Spero di continuare a tenere alta la vostra lotta come governo, come partito e come popolo. Il fatto che avete fatto ricorso alle urne appellandovi al popolo greco mi sembra molto importante. In Italia è impossibile votare! Cambiano i governi, ma le maggioranze non hanno nessuna relazione con la maggioranza della società e i cittadini. 
Non ho cambiato opinione su SYRIZA e su Tsipras rispetto a chi, da fanatico sostenitore, oggi si è trovato deluso. Se Tsipras si confermerà alla guida della Grecia sarà l’occasione per cambiare l’Europa. 
I mezzi d’informazione dominanti in Italia cercano oggi di avvicinare la figura di Tsipras a quella di Renzi. Sappiamo però molto bene che Tsipras mantiene una politica molto diversa, che è completamente alternativa allo schema della Germania e degli altri paesi dell’Europa del Nord e dell’Est.
Dovete continuare al governo del paese e noi dobbiamo creare un movimento di sostegno che si deve allargare per cambiare i nostri paesi e l’Europa. 
Sono terrorizzato dal ritorno dei nazionalismi che si vedono anche sul dibattito sull’euro. Capisco il bisogno della difesa dei popoli e il coraggio del governo greco di non chiudersi in una scelta autarchica e isolata. Lo abbiamo visto sulla questione dell’euro. Lo vediamo anche sull’immigrazione. L’Europa deve cambiare, ma nonostante tutto rimane lo strumento per migliorare la vita delle persone, rappresenta il terreno dello scontro, il terreno in cui dovremo difendere la civiltà e la democrazia contro una concezione barbara della nostra società.

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