La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

giovedì 13 agosto 2015

L'Europa non può continuare a contare le vittime

di Tareke Brhane
Tre idee chiave, tre obiettivi fondamentali, per fare in modo che non si verifichino più, in futuro, stragi in mare.
1. Il Regolamento di Dublino non funziona. Tutti e 28 i Paesi dell'Unione europea dovrebbero garantire l'accesso alla procedura di richiesta d'asilo. Alcuni di questi, come la Grecia, non hanno la possibilità di farlo in questo momento e di ciò bisognerebbe tenere conto.
2. Oggi l'unificazione delle famiglie è un'operazione molto complessa, lunga e macchinosa. La legge prevede che possano ricongiungersi solo figli o coniugi. Agli altri famigliari ciò non è concesso. I tempi andrebbero accorciati e la possibilità di ricongiungimento estesa a tutti i parenti.
3. Il sistema di accoglienza andrebbe rivisto. Non abbiamo uno standard europeo. Non esiste, a livello comunitario, un fondo ad hoc. Bisognerebbe mettere in piedi un sistema tale per cui un Paese che accoglie e assiste i rifugiati non veda questa spesa pesare sul proprio bilancio nazionale: chi accoglie di più, naturalmente, avrebbe diritto a un budget maggiore.
L'Europa non può continuare a contare le vittime stando a guardare. Queste non sono stragi inevitabili. Chiediamo l'avvio urgente di attività di ricerca e di soccorso in mare su ampia scala e l'apertura di vie legali per garantire un accesso sicuro all'Europa a chi fugge da conflitti e persecuzioni. Per evitare che un viaggio di speranza si trasformi in un viaggio di morte.

Fonte: Huffington Post

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