
di Tareke Brhane
Tre idee chiave, tre obiettivi fondamentali, per fare in modo che non si verifichino più, in futuro, stragi in mare.
1. Il Regolamento di Dublino non funziona. Tutti e 28 i Paesi dell'Unione europea dovrebbero garantire l'accesso alla procedura di richiesta d'asilo. Alcuni di questi, come la Grecia, non hanno la possibilità di farlo in questo momento e di ciò bisognerebbe tenere conto.
2. Oggi l'unificazione delle famiglie è un'operazione molto complessa, lunga e macchinosa. La legge prevede che possano ricongiungersi solo figli o coniugi. Agli altri famigliari ciò non è concesso. I tempi andrebbero accorciati e la possibilità di ricongiungimento estesa a tutti i parenti.
3. Il sistema di accoglienza andrebbe rivisto. Non abbiamo uno standard europeo. Non esiste, a livello comunitario, un fondo ad hoc. Bisognerebbe mettere in piedi un sistema tale per cui un Paese che accoglie e assiste i rifugiati non veda questa spesa pesare sul proprio bilancio nazionale: chi accoglie di più, naturalmente, avrebbe diritto a un budget maggiore.
L'Europa non può continuare a contare le vittime stando a guardare. Queste non sono stragi inevitabili. Chiediamo l'avvio urgente di attività di ricerca e di soccorso in mare su ampia scala e l'apertura di vie legali per garantire un accesso sicuro all'Europa a chi fugge da conflitti e persecuzioni. Per evitare che un viaggio di speranza si trasformi in un viaggio di morte.
Fonte: Huffington Post
Fonte: Huffington Post
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