La crisi è quel momento in cui il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere. Antonio Gramsci

giovedì 3 settembre 2015

Renzi, tutto austerity e distintivo

di Nicola Fratoianni
Caro Matteo Renzi,
trovo davvero incredibili i toni trionfali del suo ultimo video sui dati Istat, riguardo Pil e occupazione. Non conoscessi il suo codice comunicativo penserei di trovarmi di fronte a uno che non conosce i numeri e le ragioni di quei numeri. E invece, tutti sappiamo che si tratta di propaganda.
L'Italia non è sulla strada giusta e non va tutto bene, madama la marchesa. L'aumento del Pil (dallo 0,2% allo 0,3%!) è frutto del prezzo basso del petrolio e dell'effetto del Quantitative Easing della BCE. Sono dati drogati, in sostanza, che non indicano proprio alcuna ripresa per la vita e le condizioni materiali delle persone.
Un presidente serio dovrebbe chiedersi cosa accadrebbe e a che punto saremmo senza gli effetti di iniziative su cui non abbiamo alcun controllo.
Per quanto riguarda l'occupazione, invece, aumenta principalmente il numero degli over 50 che lavorano, per effetto della Legge Fornero, mentre il numero dei disoccupati (oltre 3 milioni) rimane stabile e cresce l'incidenza dei contratti a termine.
Bell'affare il Jobs Act, buono solo per chi ha licenziato e riassunto, di modo da poter usufruire delle decontribuzioni fiscali. Sono gufo? No, sono una persona che pensa che fare politica significhi guardare ai fatti e dire la verità, visto che all'ombra della vostra perenne campagna elettorale e della propaganda ci sono milioni di persone che non ce la fanno più e finiscono ai margini.
State facendo di tutto, tranne che ciò che davvero serve a questo Paese: creare lavoro. Avete dato soldi, ma tanti soldi a chi già ne ha, togliendoli a chi ne aveva pochi. Ecco, lì stanno le cause principali del fatto che l'Italia arretra. Quei soldi avreste dovuto utilizzarli per gli investimenti.
Servono investimenti pubblici, serve una misura contro la povertà e la precarietà come il reddito, serve una politica industriale che guardi al futuro, innovativa, che consenta alle giovani generazioni di non scappare in Australia o in Inghilterra e serve cancellare la riforma Fornero. Troppo di sinistra, forse? O chiediamo troppo buon senso e uno scontro duro con chi in Europa continua a proporre l'austerity?

Fonte: Huffington Post

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